Presenti all’incontro, anche per manifestare il loro sostegno all’iniziativa, gli assessori regionali dell’Ambiente e del Turismo, Donatella Spano e Francesco Morandi. La morale è sempre quella: il turista sceglie la Sardegna soprattutto per le sue bellezze naturali. E se poi gli albergatori sponsorizzano, anche nella pratica, questa scelta le possibilità che il turista ritorni nell’isola diventano sempre più alte. A Tresnuraghes (Oristano), a Villa Asfodeli, hanno inventato addirittura un personaggio, Grenny, per raccomandare ai visitatori comportamenti eco-sostenibili. Tre inviti ai clienti: “decidete voi quando è il momento di cambiare la biancheria del bagno e dei letto”, “spegnete le luci quando uscite dalla camera”, “chiudet
e le finestre con i climatizzatori in uso”.
È l’hotel eco-sostenibile. Quello che fa la raccolta differenziata, usa lampadine a basso consumo, elettricità al 70 per cento prodotta da fonti rinnovabili, offre per colazione solo prodotti sardi. Dalla costa ovest a quella del nord dell’isola. Antonio Usai, docente del dipartimento di scienze economiche aziendali all’Università di Sassari, ha spiegato che, su un campione di 280 intervistati reduci da un’immersione al parco di Tavolara, ben il 98 per cento si è detto pronto anche a spendere di più (dal 3 al 5 per cento) per tutelare i tesori ambientali e rivivere quell’emozione. “C’è un obiettivo comune che si può raggiungere – ha detto Alessio Satta, presidente dell’Agenzia della Conservatoria delle coste in Sardegna – e cioè salvaguardare le coste aumentando la competitività sul mercato delle strutture ricettive. Tutti, dagli albergatori alle istituzioni, stanno puntando insieme verso questa direzione cercando di coinvolgere anche i turisti. Il mercato ‘verde’ – ha assicurato – è in forte crescita”. (ANSA)