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Incendio al Lido di Sassari? Interviene FIU

Il Lido di Sassari brucia per incendio doloso? Chi è il colpevole? Mentre le indagini in corso cercheranno di far luce sull’esecutore materiale, è possibile affermare fin da ora, che parte della responsabilità, sul piano politico e morale, la ha l’amministrazione uscente di Sassari. I locali del Lido erano abbandonati, pieni di detriti e immondizia, addirittura un deposito di legna a fianco all’ex ristorante: praticamente un invito all’innesco!

 

Mi chiedo come faccia il candidato a Sindaco Nicola Sanna, erede dell’amministrazione degli ultimi 9 anni, a prospettare consorzi con gli altri comuni per una gestione unificata del litorale quando le ultime due Giunte non hanno fatto assolutamente nulla in questa direzione.

Nell’aprile 2013 la giunta comunale, lo ricordiamo, emise un’ordinanza per rimuovere le strutture fatiscenti del Lido ed effettuare la bonifica dell’area. È passato un anno e ancora non si è vista una ruspa.

Sassari è una città a due passi dal mare, immersa nel verde, piena di monumenti e reperti archeologici, circondata da una meravigliosa corona ulivetata. Tuttavia nessuna di queste risorse è utilizzata o messa in valore.

A tal proposito, voglio portare l’attenzione anche su Tottubella che rappresenta il ponte naturale verso Alghero e l’Argentiera. Tottubella, piuttosto che essere valorizzata come straordinario polo turistico-culturale, versa nel più totale degrado. Gli edifici pubblici che un tempo ospitavano le scuole, invece di essere destinati a centro sociale e di promozione del territorio, sono diventati, grazie al Comune, una discarica di materiali ferrosi.

Tutto ciò la dice lunga sulla lungimiranza del Partito Piovra di Nicola Sanna che in 9 anni di amministrazione non ha saputo mettere in valore le risorse di cui i sassaresi dispongono.

Noi abbiamo un programma che da subito e a costi contenuti risolleverà le sorti dell’economia legata al turismo.

 

Questi i provvedimenti che la mia Giunta prenderà nei primi 100 giorni di mandato:

– Mappare tutte le discariche abusive della Nurra, avviare il risanamento e porle sotto controllo attraverso un sistema di videosorveglianza (le telecamere ci sono già, verranno delocalizzate dal centro)

– Infopoint Sassari turistica. Sportello, (più portale internet gestito da giovani esperti di marketing e comunicazione), dove smistare e promuovere tutte le informazioni di carattere naturalistico, culturale, enogastronomico, ludico, demologico del territorio comunale di Sassari e i collegamenti con le diverse vie al mare e alle zone interne

– Incentivi fiscali per la realizzazione di alberghi diffusi e percorsi legati all’ecoturismo (specialmente per le borgate più distanti e proiettate verso il mare come Tottubella, Campaneda, l’Argentiera)

Durante il mio mandato metteremo in campo azioni concrete e coordinate, superando i campanilismi, al fine di pianificare una gestione condivisa ed armonica tra Comuni di tutto il Litorale e coinvolgeremo esperti sulle soluzioni da adottarsi. Ricordiamo anche che esiste un’agenzia regionale, la Conservatoria delle coste della Sardegna, istituita con la legge regionale n. 2 del 29 maggio 2007, per il coordinamento delle iniziative in materia di gestione integrata delle zone costiere poste in essere dall’Amministrazione regionale, dagli enti locali e dagli organismi di gestione di aree marine protette o di altre aree e siti di interesse comunitario.

 

Ciò che serve, però, è anche un presidio di persone lungo l’intero perimetro delle coste per controllare e rendere fruibile al meglio il nostro mare e le zone umide, di interesse naturalistico e in generale i siti SIC (siti di interesse comunitario, di cui abbonda il litorale, come lo stagno di Platamona, lo stagno di Pilo e il lago di Baratz) impiantando e garantendovi servizi minimi, non invasivi. Iniziative per le quali necessitano scelte politiche coraggiose da parte innanzitutto della Regione in sinergia con il Comune, dal punto di vista occupazionale (e della creazione, dunque, di nuovo lavoro), ambientale ed economico. Non c’è migliore investimento rispetto a quello coerente con la vocazione dei luoghi e dell’ambiente di chi ci vive.

Solo in tal modo gli incendi dolosi come quello del Lido di Sassari o della Pinetina di due anni fa saranno solo un brutto ricordo.

Sassari, la nostra città è differente!

 

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