I lavoratori di Meridiana riscontrano con rammarico, i contenuti imprecisi e i toni sdolcinati con cui l’Azienda continua a comunicare il proprio disappunto, utilizzando null’altro che una forma di comunicazione persuasiva confezionata a tavolino.
L’ultimo comunicato conferma questa tendenza strumentale, volta ad accreditarsi nei confronti dell’opinione pubblica facendo leva sulla sua parziale conoscenza del settore e volta soprattutto a veicolare informazioni parziali, mezze verità o conclamate bugie.
Meridiana opera di certo in un settore competitivo ed e’ per questo che ha acquisito la top model dei cieli Air Italy nel 2011, indiscussa deus ex machina della ristrutturazione.
Air Italy solo nel 2010 vantava un debito pari a 20 milioni di euro, nel 2012 perdeva intorno ai 40 milioni di euro. Meridiana non ha esitato a spendere, per il solo acquisto, 82 milioni di euro, ma stranamente, in concomitanza con questo ricco shopping, dichiarava uno strutturale stato di crisi che costringeva a richiedere ammortizzatori sociali prima per 845 dipendenti, poi estesi a 1350.
Ma non basta. Meridiana ha deciso di competere nei cieli, facendo il lifting ai vecchissimi aerei di Air Italy che al 2011 poteva orgogliosamente vantare la flotta piu’ vecchia d’Italia e tra le piu’ vecchie d’Europa, ridipingendo gli aerei e rifoderando i sedili, tanto per non discostarsi da quel concetto di comunicazione persuasiva di cui sopra.
Meridiana ha anche deciso di dismettere rotte e mandare allo sfascio aerei giovani, che l’Europa della competizione utilizza e riempie normalmente, facendo di un asset fondamentale il proprio mantra industriale: meno volo, meno perdo.
Pensare che i competitor aggrediscono il mercato alla ricerca di ricavi, unica possibilita’ di salvezza in un settore dagli alti costi e che fatica generare profitti anche in quelle realta’ di linea che operano con stabilita’, credibilita’ e un’alta reputazione da 40 anni e piu’.
Invece per Meridiana, il modello di riferimento e’ Air Italy, giovane e snella, pero’ maledettamente indebitata che non esita ad acquistare in un momento in cui in sede istituzionale chiede aiuti per i propri dipendenti, a cui non puo’ pagare lo stipendio per contenere i costi. Stranamente le rotte che meridiana non opera piu’, perchè altamente improduttive, passano ad Air Italy. Qualcosa non torna.
I debiti ed i finanziamenti contratti dal patron di Air Italy, Giuseppe Gentile, con UNICREDIT, ed acquisiti col pacchetto ALL-INCLUSIVE, chi li paga?
Ah giusto: MERIDIANA.
Un’Azienda con debiti suoi, puo’ caricarsi ingenti debiti altrui? Non sara’ mica un’operazione fatta a sua insaputa?
No perche’ pare che ste cose strane in Italia capitino.
Certo, va detto senza ombra di dubbio che le centinaia e centinaia di cause di reintegri hanno generato un surplus di personale fuori controllo, peccato, che i primi ripristini coatti disposti dai vari Giudici del lavoro per Contratti a Termine irregolari, risalgano ad oltre 7 anni fa.
Prima di stigmatizzare un lavoratore che impugna legittimamente un contratto a termine, un’ Azienda dovrebbe chiedere conto a chi, per anni, ha redatto quei contratti pur consapevole che le prime cause avevano gia’ dato ragione ai lavoratori e che lo tsunami dei reintegri era prossimo a venire.
Meridiana invece di chiedere conto ai veri responsabili, di clamorosi errori manageriali che fa?
Promozioni!
Meridiana promuove il manager che ha sbagliato negli anni, per superficialita’ o inoperosita’, salvo poi dichiarare a mezzo comunicato stampa, che la colpa della stabilizzazione dei precari, e’ dei PRECARI.
Che non si dica che la colpa e’ di chi ha redatto contratti impugnabili per un decennio, questo non e’ ammissibile. Le colpe vanno date con una certa sapienza essenzialmente a chi e’ piu’ debole e non puo’ usare la stampa per difendersi e dire la sua.
Certamente, dare la colpa al personale e’ sempre un ottimo scudo per giustificare la propria inadeguatezza nel business.
Che poi che volete, Il contratto e’ fermo da 10 anni, i numeri di cassa integrati e’ fuori controllo, con le decurtazioni salariali e contrattuali del 2009 si poteva rinnovare la flotta , con il -8% estorto al tavolo a Novembre 2011 (in aggiunta al sacrificio già chiesto ed ottenuto due anni prima) si poteva salvare MERIDIANA.
Invece siamo arrivati a 200 milioni di debiti, Akfed ricapitalizza a Natale e poi a Santo Stefano, il futuro e’ incerto, Meridiana e’ a terra, ma sara’ pur colpa di quei privilegiati dei dipendenti che hanno le assurde pretese di far rispettare una normativa che fa volare tutta l’Europa?
Menomale che ci sono i sindacati responsabili ed amici che dopo aver firmato tutto possono andarsene in vacanza a Mauritius a spese della Compagnia, menomale che c’e’ la SUPERMODELLA Air Italy a fare utili ( – 120 milioni di RICAVI nell’ultimo anno ) e menomale che ora arrivano i 2 Boeing rumeni in wet-lease ad operare per Meridiana.
Non e’ che per caso anche AIRITALY costa troppo e bisogna smetterla con certi assurdi privilegi low-cost e pensare RESPONSABILMENTE a passare in aereo giorno e notte, magari gratis?
Abbiamo colpe enormi come dipendenti, ma una su tutte. Quella di continuare a voler utilizzare la nostra testa nonostante da ogni parte ci sussurrino che smettere di pensare e di lottare sia il passepartout per il futuro.
Tra un anno non avremo piu’ nulla per cui combattere e nessuno di noi se lo puo’ permettere.
Il 22 Giugno faremo nuovamente uno sciopero di 24 ore, ed andremo avanti con uno sciopero al mese per i prossimi 12 mesi.
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