In questo scenario l’efficienza energetica ha un ruolo fondamentale nelle future politiche comunitarie. L’obbiettivo del raggiungimento del risparmio energetico del 20% entro il 2020, previsto dal vecchio piano energia, non era stato imposto come vincolante; infatti, gli Stati membri avrebbero potuto soddisfare anche solo la metà di quanto indicato da Bruxelles. La Commissione europea, inoltre, ha costatato che vi è la possibilità di raggiungere un risparmio energetico di circa il 19%; questo grazie soprattutto della presidenza UE danese che nel 2012 ha accelerato lo sviluppo delle politiche energetiche attraverso una normativa ad hoc.
Nel documento è spiegato anche che non ci sarà bisogno di una normativa europea d’emergenza per mettere d’accordo gli Stati membri su questo obiettivo. Però, per raggiungere tale obiettivo, l’esecutivo raccomanda un target di risparmio energetico del 30 per cento nel 2030. Il documento non dovrebbe essere resa pubblico fino a luglio.