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Porto Empedocle: clandestini e meningite.Coisp: operatori e cittadini a rischioo

Coisp:  Fermare Mare  Nostrum e cambiare strategia, anche la salute degli italiani merita tutela!
“Negare ancora che andiamo ogni giorno più pericolosamente verso un’emergenza sanitaria  è da irresponsabili, oltre che da bugiardi. Insistere a minimizzare il rischio che le Forze dell’Ordine  corrono svolgendo i servizi legati all’arrivo dei clandestini è un atteggiamento non più sopportabile  di gravissima mancanza di rispetto e di considerazione non solo verso gli Operatori, ma soprattutto  verso le rispettive famiglie ed anche verso tutti gli altri cittadini. E’ ora di mettere la parola fine  a questa situazione di precarietà e di pericolo comune e di mettere il problema delle centinaia  di migliaia di migranti che arrivano in Italia nelle condizioni più disparate al primo posto dell’agenda  della Politica, e non dell’agenda ‘ordinaria’, ma di quella delle emergenze!”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia,  dopo che la stampa ha diffuso la notizia del caso di meningite accertato in un clandestino maliano  sbarcato nei giorni scorsi a Porto Empedocle ed ospite del centro d’accoglienza Villa Sikania   di Siculiana, cui sono seguiti altri casi sospetti. Una situazione che ha imposto di sottoporre
a profilassi tutti i clandestini del centro di Siculiana, nonché il personale sanitario e volontario  che opera nella struttura, a tutti gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine (Carabinieri, Finanzieri  e Poliziotti). Anche quelli presenti agli sbarchi al molo di Porto Empedocle, somministrando  loro delle compresse Ciproxin da 500 mg. Si tratta di una pillola antibatterica per prevenire
il contagio. Lo stesso trattamento è stato esteso a tutti i familiari di soccorritori e Forze dell’Ordine.  Sono stati anche riscontrati, hanno inoltre riassunto i media, 44 casi di scabbia, 4 di tubercolosi  ed un caso di meningite.
“Questo è un bilancio più che provvisorio – insiste Maccari -, considerato che non si fa in tempo  a gestire lo sbarco del giorno, che già il prossimo si profila all’orizzonte. Il tutto con ritmi e numeri  che richiedono miracoli a tutte le persone impegnate e che, molto presto, saranno del tutto fuori  controllo. Ma agli Appartenenti alle Forze dell’Ordine si sta come al solito chiedendo molto di più
di quanto si dovrebbe e potrebbe, si sta mettendo in discussione il loro sacrosanto diritto alla tutela  della salute propria e dei propri cari. E’ assolutamente necessario intervenire immediatamente  per fermare l’operazione ‘Mare nostrum’, con tutte le spese ed i rischi che essa ha comportato  e comporta, ha dimostrato la propria inutilità ed, anzi, la propria dannosità. La situazione continua  a peggiorare, e l’unica soluzione è che l’Italia investa tutto ciò che può per affrontare il problema  all’origine, magari facendosi promotrice di quella missione che dovrebbe portare un serio intervento  sulle coste libiche, salvaguardando quantomeno i cittadini italiani da sacrifici che non è giusto  chiedere loro. Il dovere di proteggere la vita è la salute umana non può valere nei confronti  di chi viene fuori dall’Italia, ma dovrebbe valere anche per i cittadini di questo Stato”.

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