Secondo le indagini, scattate in seguito a denunce, l’uomo, dopo aver trovato gli annunci, contattava le donne per farsi dare gli animali e poi inoltrava loro messaggi molesti o ingiuriosi. Quando loro chiedevano come stavano i gattini, in risposta mandava foto dei gatti morti o in agonia per le sevizie.
Durante le perquisizioni presso l’appartamento dell’uomo, disposte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, sono state rinvenute tracce di sangue. Sotto sequestro sono finiti i cellulari e le schede telefoniche di cui l’uomo si serviva .