A che cosa dobbiamo stare attenti quando acquistiamo occhiali da sole? Ancor prima di guardare il marchio alla moda bisogna verificare se rispondano ad una serie di requisiti che certifichino la loro approvazione. Per esempio, non dobbiamo mai comprare occhiali non recanti il marchio di qualità europeo (CE) o senza istruzioni tipo un “manuale utente” che indica il tipo di vetro, l’intensità del filtro e il modo giusto per prendersi cura di loro. I difetti macroscopici nel modello possono essere la mancanza del marchio Ray-Ban sulla lente destra o del marchio Rb su quella sinistra, così come la mancanza dei codici sulla superficie interna delle aste; oltre che da questi difetti, però, i sospetti possono essere ingenerati dal fatto che l’originale è più pesante e le cerniere sono più elaborate e solide. Cambiano inoltre i materiali, dato che gli occhiali originali hanno un’anima in metallo, mentre gli altri no. Inoltre, dovremmo richiedere sempre una garanzia contro qualsiasi difetto di fabbricazione. Alcune associazioni dei consumatori straniere, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consigliano anche di verificare nell’etichetta il numero e l’anno delle lenti così come la completa identificazione del produttore o del fornitore. Inoltre, dobbiamo esigere che le istruzioni o il manuale utente siano scritti in italiano. L’acquisto di occhiali da sole in un’ottica e la consulenza di professionista dovrebbe soddisfare tutti i parametri di sicurezza e protezione. Un occhio di riguardo, è proprio il caso di dirlo, bisognerebbe averlo nei confronti dei più piccoli, la cui vulnerabilità dell’occhio e la dilatazione della pupilla, che è più aperta rispetto a quella degli adulti, dovrebbe indirizzarci verso l’acquisto di occhiali certificati al fine di evitare lo sviluppo di future patologie nell’occhio dei futuri uomini e donne. La sensibilità dell’occhio, accoppiata con l’effetto cumulativo della radiazione, fa che la protezione nei bambini deve essere ancora più grande rispetto a quello degli adulti.Nel primo anno di vita, il cristallino, che agisce come un filtro, passa alla retina il 90% dei raggi UVA e 50% di raggi UVB.Il risultato, secondo gli esperti, è che quasi il 50% delle radiazioni UV a cui siamo esposti nel corso della vita si verifica prima dei 18 anni. I danni che possono sorgere a breve termine includono la cheratite o le scottature, che si manifestano nei bambini con sintomi di dolore, fotofobia o arrossamento degli occhi. A lungo termine, il danno può essere più grave, sotto forma di, lesioni degenerative corneali e alterazioni acute della retina, che possono influenzare la vista in maniera permanente.Gli esperti, raccomandano quindi di evitare l’uso di occhiali da sole giocattolo, poiché presentano gravi rischi per la salute degli occhi mentre è noto che anche i bambini possono portare occhiali da sole, appositamente progettati per loro a base di silicone ergonomico a partire dai tre mesi di età.
Lecce, 14 luglio 2014
Giovanni D’AGATA