Secondo le indagini, Vincenzo Scudera, oggi residente a Pesaro, aveva una relazione con la cugina della moglie che casualmente venne scoperta dalla donna che, con la sua inevitabile reazione di gelosia, avrebbe firmato la sua condanna a morte.
La donna scomparve misteriosamente e il marito parlò di fuga della moglie con un inesistente amante e garantì falsamente alla madre e ai familiari della ragazza di averne denunciato la scomparsa ed andò a vivere con la cugina della moglie.