Dopo Montecarlo e Spielberg (Austria), la prossima tappa è Budapest. Corrono veloci le perle enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia; corrono al fianco dei bolidi di Formula 1. Il vino dei colli orientali dell’azienda agricola Specogna di Corno di Rosazzo (Ud) e il prosciutto San Daniele Levi della Bottega del Prosciutto di San Daniele del Friuli hanno trovato una perfetta sinergia nel parterre della velocità. Cristian Specogna, produttore vinicolo che ha le coltivazioni sulle colline della Rocca Bernarda, e Levi Gregoris maestro d’arte nella produzione del San Daniele hanno dato vita ad un perfetto abbinamento nel paddock della scuderia Ferrari durante il recente gran premio in Austria, un evento che sarà bissato dal 25 al 27 luglio in occasione del GP d’Ungheria. «È un’ottima vetrina per la promozione delle eccellenze enogastronomiche di una terra ricca di perle», premette Cristian Specogna cotitolare dell’azienda agricola friulana che, fondata nel 1963 dal nonno Leonardo, è oggi giunta alla sua terza generazione.
La collaborazione è un elemento fondamentale oggi per far risaltare le proprie specificità, soprattutto in ambito enogastronomico. «E un territorio può farsi conoscere e apprezzare attraverso i propri prodotti. Anche in un periodo di difficoltà economica, ci si accorge che investendo sulla qualità è possibile avere delle risposte da parte del mercato», aggiunge Specogna che ha orientato l’azienda al mercato estero. Annuncia l’imprenditore. «Le esportazioni rappresentano circa la metà del nostro fatturato. Non solamente l’Europa, ma anche i Paesi dell’est e persino l’Australia si stanno dimostrando attenti al made in Italy di qualità. Il circuito della Formula 1 rappresenta un volano importante: l’eccellenza italiana passa attraverso il cavallino rampante nel mondo dei motori, ma passa anche attraverso piccoli produttori come noi che abbiamo la possibilità di portare nel mondo il nome dell’Italia e il nome del Friuli Venezia Giulia».
Per l’occasione, l’azienda agricola Specogna ha proposto in anteprima la linea delle nuove riserve prodotte da quest’anno: il Sauvignon Duality un Sauvignon Blanc che, nonostante sia prodotto in purezza, è fatto con uve che provengono da due vigneti con esposizioni differenti e caratteristiche diametralmente opposte. «Quelle provenienti dal vigneto esposto a sud raggiungono maturazioni più elevate grazie alla maggior esposizione al sole, garantendo struttura, calore, morbidezza e più complessità al vino; quelle provenienti dal vigneto esposto a nord-est invece, risentendo maggiormente delle escursioni termiche, conferiscono un’acidità che dona maggior freschezza e delle note aromatiche più varietali», spiega Specogna. Il rosso Oltre èun blend dei tre vitigni autoctoni a bacca rossa simbolo del Friuli: Refosco dal Peduncolo Rosso, Pignolo e Schioppettino. «Ognuno apporta ciò che manca all’altro: il Refosco dal Peduncolo Rosso dona una nota di colore e acidità che col tempo porta freschezza; lo Schioppettino dona una nota aromatica molto speziata e il Pignolo dona il tannino, che ne conferisce la struttura», continua. «Il bianco Identità è creato con un blend di uve Friulano, Malvasia e Ribolla Gialla. Riesce a rappresentare al meglio il suo territorio, i Colli Orientali del Friuli, grazie al suo gusto deciso e strutturato, con il classico retrogusto di mandorla, accompagnato da un profumo ampio, dolce e speziato». Non certo ultima, una Ribolla gialla spumante. «Vini che sono il perfetto abbinamento per il San Daniele “riserva” di Levi, prosciutti con stagionature di almeno 18/20 mesi prodotti con le migliori cosce di suino selezionate personalmente da Levi Gregoris».
Azienda agricola Specogna – Fondata nel 1963 dal nonno Leonardo, l’azienda agricola Specogna è una solida realtà che produce circa 100mila bottiglie l’anno su una superficie vitata di circa 20 ettari sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo (Ud), terre ad alta vocazione viticolo-enologica dei colli orientali del Friuli dove il clima presenta delle peculiarità uniche ed eccezionali per la viticoltura di qualità. Giunta alla terza generazione – oggi è guidata da Cristian e Michele nipoti del fondatore -, Specogna ha una produzione per ceppo estremamente bassa per garantire così una maggior concentrazione di tutti gli elementi che sono fattore di qualità nelle uve. L’azienda inoltre dispone di un piccolo vivaio dove vengono moltiplicati cloni di alcune varietà in via di estinzione. Si rivolge per il 50% al mercato nazionale e per il restante 50% ai mercati esteri esportando in più di 15 Paesi. www.specogna.it
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