Con una donazione di 25 euro si permette a una mamma di lavare e cambiare i propri figli all’interno del Centro di accoglienza. Con 45 si può dare a un profugo la possibilità di indossare biancheria e vestiti in buono stato e di avere un cambio per il viaggio.
Con 75 mangiano ben 5 famiglie al momento del loro arrivo a Milano; mentre con 95 euro si garantiscono i pasti a una famiglia durante la permanenza nei centri di Damasco e Catania.
Con 130 euro un malato può essere visitato e curato.
Fondazione Progetto Arca lancia in questi giorni una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per l’Emergenza dei profughi siriani che ormai da ottobre scorso transitano dal nostro Paese, provenienti da mesi di fuga dalla guerra, e vengono accolti dalla città di Milano per poi procedere verso il nord Europa, dove cercheranno di ricostruirsi una nuova vita.
Solo dal mese di aprile, Progetto Arca ha assistito più di 6000 siriani. I bambini ne rappresentano il 30%.
Uno di questi è Ahmed, il bambino siriano che Progetto Arca ha accolto e curato, e che troverà, anche grazie a questo, “una speranza oltre la fuga”, secondo le parole del presidente Alberto Sinigallia.
Sul sito progettoarca.org sono presenti le indicazioni per donare e per continuare a rendere possibile l’attività quotidiana di accoglienza dei migranti, permettendo così loro di ricevere protezione, ristoro e speranza in vista del lungo viaggio che ancora li attende.
Nonostante alcuni dei servizi di Progetto Arca a Milano siano coperti da una convenzione con il Comune, la fondazione compie in maniera volontaria e autofinanziata servizi integrativi (come la presenza di medici nei centri) per l’accoglienza dei profughi, che hanno bisogno di un sostegno, così come gli interventi nelle città di Catania e Damasco.
La campagna di comunicazione, realizzata dall’agenzia di comunicazione, eventi e fund raising per il non profit Aragorn, è declinata in stampa, radio e web.
progettoarca.org
Milano, 1 agosto 2014