Il corpo è stato trovato qualche giorno fa a Borgo San Dalmazzo lungo la sabbia del torrente Gesso. Lì Germanò si era trasferito e lì a quanto pare vivevano i suoi presunti assassini. Finiscono in carcere per l’uccisione di Germanò Pantaleone Parlato, 53 anni, carabiniere in pensione dal novembre 2013, Pier Giorgio Alessandro Mandrile, 43, geometra un terzo sarebbe latitante e si tratterebbe Vittorio Ierinò, 55 anni, calabrese, pluripregiudicato per armi e ’ndrangheta: era ai domiciliari a Torino.
Germanòs secondo quanto si legge faceva parte di un gruppo edito all’estersione, così si era appurato in un procedimento che aveva avuto luogo a Cuneo nel 2009. Su La Stampa del 30 maggio 2009 il difensore, Gian Paolo Zancan: «Il programma di protezione, ora sospeso, sarà revocato. Ma quell’uomo rischia per davvero la pelle».
Intanto secondo quanto avrebbero dichiarato Parlato e Mandrile l’uomo prestata soldi a tassi non sopportabili.