Tra i fermati ci sarebbe anche un fedelissimo di Totò Riina, Antonino Di Marco, 58 anni, dipendente comunale.
L’operazione giunge a conclusione di un’indagine avviata nel 2012 dalla Dda di Palermo e ha fatto luce sugli assetti mafiosi del mandamento di Corleone.
A quanto si apprende intimidazioni e bottiglie incendiare contro gli operatori economici erano all’ordine del giorno, come lo erano le pressioni per il controllo delle opere pubbliche, ma nessuno delle vittime, ha collaborato.