E’ quasi trascorso un anno da quando Francesco Pigliaru è andato in treno a Sassari lanciando la rivoluzione dei trasporti: “Sistema da rifare” e ancora “da migliorare nettamente il trasporto locale” che “segna un distacco troppo elevato rispetto ad altri posti del mondo. Il turista non deve arrivare in Sardegna portando l’automobile, rappresenta un costo aggiuntivo” (da “Sardegna Oggi” del 18/01/2014). “Subito il Piano regionale dei trasporti. Entro l’estate verrà siglato il nuovo Contratto di Servizio con Trenitalia per disciplinare il rapporto” (punto di programma sui trasporti pubblicato su “Tiscali Notizie” il 02/04/2014).
Così si presentavano, prima e subito dopo le elezioni, Pigliaru e la sua giunta. Dopo quasi un anno la realtà dei trasporti locali in Sardigna, se non è peggiorata sicuramente è rimasta la stessa lasciata dalla giunta Cappellacci.
Gli otto nuovi treni ATR 365 della spagnola CAF giacciono fermi da circa cinque mesi in attesa di un collaudo da parte della società certificatrice Italcertifer, che dovrebbe essere un ente terzo ed è invece interamente controllata dal gruppo FS, gruppo che controlla anche Trenitalia.
Proprio Trenitalia, grazie a questo ritardo sulla certificazione, sta esercitando forti pressioni sulla regione per ottenere un contratto di servizio totalmente a suo favore. Dettaglio non da poco: la giunta Pigliaru “dimentica” di dirci dove troverà gli oltre venti milioni di euro necessari per l’ammodernamento della rete ferroviaria. Un ammodernamento necessario per un ottimale utilizzo dei nuovi treni.
Ma non è finita qui, giacché c’è un’altra nota dolente del trasporto locale: l’Arst. L’azienda regionale per il trasporto extra urbano versa in condizioni disastrose e nella più totale confusione e approssimazione. Ultimo tonfo di quest’azienda è stata la cancellazione del treno Alghero-Sassari il giorno di Capodanno. Questa cancellazione, decisa senza dare nessun avviso alla clientela, ha lasciato circa settecento passeggeri, recatisi ad Alghero per il veglione, bloccati nella città catalana.
Il Fronte Indipendentista Unidu esprime il suo totale disappunto per questi episodi e denuncia la totale inettitudine di questa giunta, ennesima estensione del potere coloniale in Sardigna, che ci nega la libertà di spostarci nella nostra terra e nel resto del mondo.
Fronte Indipendentista Unidu