Questo incontro interviene un anno dopo il verde del Consiglio dell’UE per garantire una mobilità più fluida tra le due parti. Nel giugno 2013 Marocco e l’UE avevano firmato un partenariato per la mobilità che ha permesso l’impegno di negoziato su un accordo che, secondo l’UE, contribuirà a rafforzare gli scambi umani con Marocco. L’accordo dovrebbe interessare in un primo passo gli studenti,ricercatori e gli uomini d’affari nella prospettiva della liberalizzazione dei visti. L’ex presidente della Commissione Europea, Jose Manuel Barroso, aveva, infatti, assicurato che a lungo termine, l’UE non può che sostenere una evoluzione verso la mobilità senza visto dei cittadini marocchini, tenendo conto delle relazioni globali tra Marocco e l’UE e che le condizioni di una mobilità sicura e ben gestita siano riunite. L’accordo dovrà contribuire al miglioramento degli aspetti relative alle condizioni delle prestazioni consolari fornite ai marocchini e alla semplificazione delle procedure d’accesso e di soggiorno regolare compresso la possibilità di visti multipli e di lunga durata. Marocco è il primo paese del mediterraneo con il quale l’UE ha siglato un partenariato per la migrazione e la mobilità. L’obbiettivo è quello di informare meglio le competenze marocchine sulle offerte di lavoro, studi e la formazione disponibili nell’UE e di facilitare il riconoscimento reciproco delle qualificazioni professionali e universitarie. Nell’ambito di questo partenariato, l’UE si impegna ad aiutare il Marocco a rafforzare la sua capacità sui piani legislativi, istituzionali e operazionali in tutti i campi relativi alla migrazione, compressa la prevenzione e la lotta contro la migrazione irregolare, le reti di traffico di migranti e della tratta degli esseri umani, e per elaborare un sistema nazionale d’asilo e di protezione internazionale.
Infine, Marocco e l’UE hanno discusso anche una futura riammissione, che secondo il Regno marocchino, deve essere equilibrata, realistica, iscritta nella durabilità, applicabile sul piano operazionale e rispettosa della dignità umana dei migranti.