La donna, il primo aprile scorso, era stata trovata riversa ai piedi delle scale che conducono alla villetta dove abitava con marito e due figli. In un primo momento si era pensato ad una tragica caduta dalle scale ma l’autopsia ha poi rilevato sul corpo segni di strangolamento. Sulla porta d’ingresso dell’abitazione e sulle finestre non c’erano segni di effrazione.
A quanto si apprende il diciassettenne avrebbe strangolato la madre a mani nude, poi l’avrebbe sbattuta contro un muro e infine gettata dalle scale. Al ragazzo viene contestata l’aggravante dei futili motivi perché all’origine del delitto vi sarebbero state le sgridate della madre.
Probabilmente per sviare possibili sospetti, il giovane si era anche fatto tatuare sul braccio la frase «nemmeno la morte ci potrà separare, ti amo mamma».