La rete “Ramon” a Teulada: segreto di Stato sui rilevamenti della radioattività, la popolazione non deve sapere
Il Viminale: “Sussiste pregiudizio alle relazioni internazionali, all’ordine e sicurezza o alla difesa nazionale”
COTTI (M5S): “Cosa nascondono? La salute delle popolazioni e l’integrità dell’ambiente dopo le relazioni internazionali?
Interrogazione parlamentare dei 5 Stelle
Roma, 13 maggio 2015 – Sulla base di notizie stampa apparse quest’oggi sul Fatto Quotidiano, che raccontano il misterioso rinvenimento nei pressi del poligono militare di Teulada delle centraline della cosiddetta rete “Ramon” (nata nel 1961 per individuare contaminazioni da attacco nucleare, più recentemente destinata al monitoraggio ambientale anche di aree circostanti i poligoni militari sardi per possibili fonti di contaminazione), Roberto Cotti – senatore del Movimento 5 Stelle – ha depositato un’interrogazione urgente (sottoscritta da altri 18 parlamentari) al ministro della Difesa.
La cronaca del Fatto svela infatti che qualche anno fa, mentre venivano effettuati degli scavi nei pressi del mattatoio del comune di Teulada, è stato tranciato un cavo telefonico collegato a un rilevatore di radioattività posizionato nei pressi del fiume e di una falda acquifera, attivo dagli anni 60/70 in un luogo a ridosso del poligono militare di Teulada, vicino alle colline dove esplodono i missili sparati dalla marina militare, dall’esercito e dai colossi industriali degli armamenti. Dopo il rinvenimento l’amministrazione comunale di Teulada tentò inutilmente di accertare la presenza di aree altamente contaminate, salvo sentirsi rispondere che la questione veniva trattata a Roma dal Viminale. Quest’ultimo, in base alla cronaca riportata dal quotidiano, avrebbe apposto sul finire del mese scorso un fermo diniego alla divulgazione dei dati raccolti dalle centraline, ciò in ragione di un possibile “pregiudizio alle relazioni internazionali, all’ordine e sicurezza o alla difesa nazionale, con la precisazione che la rete “Ramon” godrebbe di un’autonomia garantita per legge rispetto al sistema di controllo ambientale”.
“La notizia di un sostanziale e non meglio qualificato segreto di Stato sui dati raccolti dalle centraline di Teulada è molto grave. Sempre che non si voglia nascondere qualcosa di molto preoccupante per la salute delle popolazione e l’integrità dell’ambiente, non capisco quali ragioni di riservatezza possano essere decretate dal Viminale, tanto meno cosa abbia a che fare la vicenda rispetto al fantomatico e possibile pregiudizio di relazioni internazionali”. Così il senatore pentastallato Cotti, che aggiunge: “Auspico l’interessamento del pm Emanuele Secci, con un approfondimento dell’inchiesta già aperta sull’inquinamento del basso Sulcis, occorre subito chiarire la questione: prima di tutto la difesa delle popolazioni e del territorio sardo, poi le ragioni di Stato. Ho chiesto al ministro della Difesa di riferire subito in Commissione se corrisponda al vero che i dati raccolti dalla rete “Ramon” siano secretati e, in caso affermativo, quali siano i motivi e quando e da chi sia stato assunto tale provvedimento, ma soprattutto se non ritenga, nei limiti delle proprie attribuzioni, di dover avviare un’azione mirata di messa in sicurezza dell’area e delle popolazioni ricadenti in prossimità del poligono militare di Teulada, con l’immediata sospensione di tutte le attività programmate nel poligono militare.
“E Sono curioso di sapere – conclude Cotti – quali iniziative assumerà la Regione Autonoma Sardegna ora che cominciano a svelarsi alcuni dei misteri che da oltre 50anni hanno interessato le attività svolte nei poligoni militari sardi”.