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Este: il Comune chiede espulsione, continuano le proteste per il cibo

Immigrazione, dopo l’ennesima protesta per cibo ed alloggi il Comune di Este chiede espulsioni, il Coisp: “Storture mal gestite ed, anzi, alimentate, non fanno che innalzare la tensione. Ai Poliziotti pasti immangiabili e sistemazioni oltre il limite del rispetto della dignità, qualcuno lo spieghi ai presunti profughi.”

Situazioni che invece che aiutare l’integrazione alimentano la tensione con il resto della popolazione, alimentano l’insofferenza, alimentano la frustrazione di chi già soffre per problematiche mai risolte e neppure mai prese in considerazione. Nelle parole di un vice sindaco il vero senso delle giuste argomentazioni che gli amministratori locali tentano disperatamente di comunicare ottenendo in cambio solo ulteriore intolleranza ed i soliti slogan a sfondo politico completamente disancorati dalla realtà. Ma se i richiedenti asilo dicono di scappare da fame e miseria e guerre e poi, una volta in Italia, cominciano a protestare ed a creare problemi di ordine pubblico ed anche di convivenza civile per via del menù servito loro o del servizio nelle camere di albergo che li ospitano, come si potrà mai tenere sotto controllo una situazione al limite della rivolta sociale? Il menù non piace loro? Non hanno nessuno che gli rifà i letti? Sono tanti in una stanza? Ma qualcuno vuole o no spiegare loro che gli immigrati vengono trattati meglio dei poliziotti che in mensa trovano i vermi nell’insalata (quando va bene), mangiano la pasta troppo dura o troppo cotta, non hanno condizionatori e riscaldamenti in ufficio e, se li hanno, sono rotti e l’unica risposta è che non ci sono soldi per ripararli, dormono in situazioni che vanno ben al di là del sovraffollamento e spesso in compagnia di qualche topo, in camerate dove i muri si scrostano ed i bagni sembrano le peggiori latrine…”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo l’ennesimo servizio di stampa a seguito di una delle tante proteste che in tutta Italia i richiedenti asilo attuano, normalmente per lamentare la qualità o la quantità del cibo, la qualità del vestiario, la mancanza di soldi o di servizi che per la maggior parte dei cittadini sono un vero lusso…

Così nei giorni scorsi ad Este, dove una quindicina di migranti hanno dato vita a una protesta in strada bloccando il traffico. Al centro dell’iniziativa, a loro dire, la qualità del cibo e degli alloggi. Il Comune di Este, per tutta risposta, ha presentato una formale richiesta al prefetto di Padova per espellerli dal territorio. “Il sindaco ha chiesto al prefetto di procedere con le espulsioni – ha spiegato il vicesindaco Stefano Agujari Stoppa – adesso dobbiamo vedere cosa deciderà di fare il prefetto. Si tratta di una richiesta forte che spero possa trovare una risposta perché altrimenti rischiamo di alimentare una situazione che invece che aiutare l’integrazione alimenta la tensione con il resto della popolazione”.

“Le contraddizioni e le storture che si manifestano in continuazione rispetto alla problematica dell’immigrazione – aggiunge Maccari -, mal gestita e, anzi, alimentata, non fanno bene a nessuno. Soprattutto agli italiani costretti a misurarsi con una situazione emergenziale di cui si chiede in pratica solo a loro di pagare interamente il conto. Chiunque sa che chi ha davvero fame mangia anche un tozzo di pane raffermo e non si atteggia, occhiali da sole e cappellino, a capetto di alcuna rivolta contro chi ti sta salvando la vita. I poliziotti, in particolare, sanno bene che se sei davvero stanco, dormi anche sul pavimento o a terra… come a noi capita di fare”.

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