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Risparmiare sulla compravendita auto – da soli o con l’aiuto dei nuovi servizi vendita

Interessati ad effettuare la vendita o l’acquisto della vostra auto senza passare dalla concessionaria, in cerca di prezzi più convenienti e modalità più agevoli? Una buonissima idea, visto che i vari servizi online ora disponibili per pubblicare annunci di vendita o acquisto sono sempre più numerosi e affidabili e il mercato italiano nel 2015 ha mostrato una crescita anche fino al 13% in più rispetto all’anno precedente, secondo dati ACI. Occhio però alle conseguenze: cercare un acquirente per conto proprio può rivelarsi più dispendioso di quanto non ci si aspetti. Se, infatti, rivolgendosi ad un concessionario auto ci si libera automaticamente di tutti i problemi accessori, come nel caso della voltura auto, visto che sarebbe sostituita da una minivoltura di responsabilità del rivenditore, svolgere la trafila amministrativa da soli può essere al contrario molto complesso per chi non è preparato.

Il primo passo da effettuare per evitare di perdere denaro è ovviamente una corretta valutazione del mezzo, che deve essere eseguita possibilmente solo da professionisti e non basandosi solamente su tabelle prefissate, come quelle Eurotax o Quattroruote. Chilometraggio, accessori non di serie, modifiche tuning, incidenti passati o tagliandi mancati faranno oscillare notevolmente verso l’alto o verso il basso il valore effettivo di una vettura ed è importante esserne a conoscenza sia dal lato di chi vende che di chi acquista, per non rimetterci più soldi del dovuto o per non rischiare di svendere il proprio veicolo oppure di alzare eccessivamente il prezzo.

Altro pesante onere è rappresentato dai costi burocratici, che, in certi casi, possono rivelarsi eccessivi, in particolare se si affida l’intero processo ad un’agenzia di pratiche automobilistiche, capace di richiedere anche centinaia di euro. Comodo, ma oneroso. La sola presentazione delle pratiche al PRA costa minimo 84 euro, cifra che include: emolumenti ACI (27 €); imposta di bollo per registrazione al PRA (32 € oppure 48 € se si utilizza il mod. NP-3B come nota di presentazione al posto del Certificato di Proprietà); diritti DT di motorizzazione (9 €); imposta di bollo per aggiornamento della Carta di Circolazione (16 €). A cui andranno aggiunti i costi per i versamenti postali e l’imposta provinciale di trascrizione, per un totale che supera i 100 € minimo. Se si opta per farlo autonomamente, se si ha il tempo e la voglia, si possono risparmiare molti soldi. I costi sono di solito a carico solamente del compratore, ma anche il venditore dovrebbe tenerne conto nelle sue offerte.

Se l’intenzione è vendere, la tecnologia ci porta anche alternative molto più convenienti, che permettono di risparmiare persino sul tempo di ricerca di potenziali acquirenti. Servizi come noicompriamoauto.it e simili, infatti, offrono un acquisto rapido in poche ore di quasi qualsiasi veicolo usato senza alcun costo aggiuntivo relativo al disbrigo delle pratiche. Ovviamente, la flessibilità nel prezzo è decisamente inferiore, ma si guadagna in tempo investito, benzina per incontrare gli acquirenti e altre risorse altrimenti necessarie per portare a compimento con successo una compravendita di auto tra privati. Senza contare che, rivolgendosi ad un’azienda consolidata, si evita il rischio di incorrere in truffe, sempre più frequenti online anche nel settore delle auto di seconda mano e che di certo graverebbero molto di più sul portafoglio.

 

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