26 elefanti uccisi con il cianuro dai bracconieri in Zimbabwe. Già altri 14 erano stati avvelenati la settimana precedente. I cadaveri ritrovati all’interno di un parco nazionale. Lo fanno per rimuovere le zanne.
Nuova barbarie dei bracconieri. Nel Parco nazionale di Hwange in Zimbabwe i Rangers hanno trovato i corpi di 26 elefanti in due siti, vittime di avvelenamento da cianuro. Questo è lo stesso parco dove hanno torturato e ucciso il famoso leone Cecil. Lo hanno denunciato mercoledì, l’organizzazione Bhejane Trust e le autorità che gestiscono la fauna selvatica all’interno del Parco. Non è il primo caso: già due una settimana fa 14 pachidermi erano stati uccisi con il cianuro. Secondo le autorità e la Bhejane Trust, che ha effettuato un monitoraggio sugli animali, complessivamente 26 animali sono stati trovati morti martedì. Eppure solo a sette degli esemplari trovati morti sono state tagliate le zanne d’avorio, facendo dedurre che i bracconieri sono stati interrotti e costretti ad abbandonare la barbarie. La portavoce dei parchi Caroline Washaya Moyo ha spiegato che per confermare l’avvelenamento da cianuro sono stati analizzati campioni di reni e fegato degli elefanti. Inoltre ha riferito che i Rangers hanno trovano 16 elefanti in una zona conosciuta come Lupande prima di trovarne altri 10 nella zona di Chakabvi. Ancora nessun arresto per questi incidenti. Così in cinque anni gli elefanti rischiano di scomparire, denuncia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Nel 2013 ben 300 elefanti sono morti nel Hwange National Park nella stessa modalità. Molti predatori hanno avuto la stessa sorte dopo essersi nutriti delle carcasse degli animali avvelenati.
Lecce, 14 ottobre 2015
Giovanni D’AGATA