La denuncia è del portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Andrea Ussai.
“Questa mattina, con un lettera inviata al presidente della Commissione Vittorino Boem e sottoscritta da tutte le forze di opposizione, abbiamo chiesto che quanto prima vengano fissate le date per l’illustrazione della petizione e per le audizioni dei portatori di interesse come No Smog, Legambiente, Wwf e Fare Ambiente. Abbiamo chiesto anche la presenza della presidente Serracchiani nella speranza – rivela il portavoce del M5S – che in quei giorni non sia a Roma come troppo spesso accade. Purtroppo è evidente che la politica regionale non manifesta alcuna fretta nel voler affrontare un argomento così scottante”.
Sottoscritta da 10.117 cittadini, la raccolta delle firme non è avvenuta solo nei soliti rioni di Servola, Chiarbola e San Sabba, ma anche nelle zone del centro città, riscontrando un interesse altissimo e immediato da parte dei cittadini di Trieste. Con questa petizione si chiede la chiusura dell’impianto di cokeria, il fermo anche dell’altoforno – con la verifica del rispetto delle prescrizioni sui lavori di bonifica da effettuare indicati nella perizia della Procura della Repubblica e nelle prescrizioni regionali – e il mantenimento dei livelli occupazionali attraverso l’impiego del personale nella rimozione della cokeria e delle bonifiche e messe in sicurezza.
“Come abbiamo già ricordato numerose altre volte nel recente passato, solo attraverso la chiusura della cockeria e, eventualmente, dell’intera area a caldo dello stabilimento si può raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni diffuse, con il conseguente superamento della contrapposizione fra diritto alla salute e diritto al lavoro, con i lavoratori della Ferriera che potrebbero comunque essere impiegati nelle altre attività previste dal Piano industriale di Arvedi, come il laminatoio e lo sviluppo della logistica, senza incidere pertanto sui livelli occupazionali”.