“ La nostalgia apre con la mano insonne/ il sepolcro di lontane memorie./ Le ceneri di una passione/ emanano ancora un po’ di calore./ Si sente alle spalle L’usuraio del piacere:/ a profanare le reminiscenze delle gioie e dei godimenti/ si rincara l’interesse da pagare.”
Le poesie di Zolghadr sono emblematiche quando colgono gli aspetti multiformi del mondo e se anche in lui c’è una certa inquietudine alimentata da una realtà imbrigliata nella fierezza delle emozioni che amando orchestrazioni sofferte riescono a mantenere caldo il lavoro dello sguardo del lettore.
Questo di Zolghadr è sicuramente un bel libro e rientra a pieno titolo nella migliore tradizione della poesia iraniana.
LietoColle