L’estate di san Martinocoincide con un breve periodo di caldo che prende il nome da questo Santo. La leggenda vuole che Martino, un soldato romano, mentre tornava verso casa, incontrasse un povero mendicante, quasi completamente svestito. Nonostante il freddo pungente, il generoso giovane decide di dividere il mantello, dandogliene metà. Martino, infreddolito, riprende la strada ma, all’improvviso, il clima si fa più mite e il vento cessa. E’ il modo in cui Gesù e la natura lo ringraziano per il suo gesto d’umanità nei confronti di un povero.
Da allora, l’11 Novembre dà inizio all’estate di San Martino che, secondo il proverbio, dura tre giorni ed un pochino perché corrisponde al tempo impiegato dal futuro Santo per raggiungere la sua dimora.
San Martino, sempre raffigurato con un ampio mantello, è molto venerato in Veneto e, in particolare, a Venezia.
In genere al termine dell’estate di San Martino il clima diventa tipicamente invernale.