Ad oggi, dicembre 2015, l’acquisto della casa comporta il pagamento di imposte, che variano a seconda della destinazione dell’immobile e del soggetto venditore/acquirente. Quando si acquista la prima casa si può godere di un regime fiscale agevolato che consente di pagare le imposte in misura inferiore rispetto a quelle ordinariamente dovute. Il sito www.inprestiti.com ha fatto un’analisi della situazione del mercato dell’acquisto delle case e ci propone il suo punto di vista.
A partire dal 2014 le imposte relative al trasferimento di immobili sono state modificate con l’obiettivo di diminuire il carico fiscale sulle compravendita tra privati di immobili destinati all’utilizzo come prima casa.
Se oggetto dell’acquisto è la prima casa l’atto di compravendita è soggetto alle seguenti imposte:
1) quando il venditore è un privato l’IVA è esente, l’imposta di registro è del 2 % (se immobile di lusso 9%) e le imposte ipotecarie e catastali fisse sono di 50 euro
2) quando invece si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) entro 5 anni dall’ultimazione lavori, l’IVA è del 4%, l’imposta di registro, l’ipotecaria e la catastale sono fisse a 200 euro.
3) quando si acquista da impresa non costruttrice che non ha eseguito lavori di restauro, risanamento o ristrutturazione oppure si acquista da impresa costruttrice (o di ristrutturazione) dopo 5 anni all’ultimazione dei lavori, l’IVA è esente, l’imposta di registro è del 2 % mentre le imposte ipotecarie e catastali sono di 50 euro.
Se oggetto dell’acquisto è un immobile ad uso abitativo non prima casa l’atto di compravendita è soggetto alle seguenti imposte:
a) quando il venditore è un privato oppure un’impresa “non costruttrice”e che non ha eseguito lavori di restauro, risanamento o ristrutturazione, oppure un’ impresa “costruttrice” (o di ristrutturazione) che vende dopo 5 anni dalla data di ultimazione dei lavori, l’IVA è esente, l’imposta di registro è del 9%, imposte ipotecaria e catastale di 50 euro.
b) quando il venditore è un’impresa costruttrice (o di ristrutturazione) che vende entro 5 anni dall’ultimazione lavori, l’IVA è del 10% (22 se immobile di lusso), mentre imposta di registro, ipotecaria e catastale sono di 200 euro.
L’acquirente può chiedere al notaio che la base imponibile sia costituita dal valore catastale dell’immobile, indipendentemente dal prezzo dichiarato dalle parti.
Per tutte le altre compravendite in cui l’acquirente non è un privato e/o che riguardano terreni, negozi o uffici, la base imponibile è costituita dal prezzo pattuito e dichiarato nell’atto dalle parti e non dal valore catastale.