Il rugby è uno sport che anche in Italia colleziona sempre più appassionati tanto da esserci una federazione ed un vero e proprio movimento sportivo intorno ad un gioco che sino a qualche anno fa contava pochi e rari appassionati.
Il rugby si evolve ed ora dietro ogni match c’è una preparazione costante di mesi e mesi di lavoro, da poco si sono conclusi in Gran Bretagna.
Durante i mondiali si è nuovamente parlato delle bevande energetiche nel rugby.
Cosa sono le bevande energetiche?
In uso un po’ in tutti gli sport, sicuramente sono ambite ed amate da chi pratica rugby, capaci di aumentare le prestazioni fisiche, regalano sprint ed energia immediata ma è anche vero che aumentano insonni, nervoso ed eccitazione grazie alla massiccia presenza di taurina.
Poche sono le ricerche scientifiche in merito se non qualche ricerca condotta negli ultimi anni in cui, in particolare quella portata avanti dal Laboratorio de Fisiología del Ejercicio dell’università Camilo José Cela (Madrid) che ne dimostra l’uso massiccio in capo sportivo in tutte le discipline specie se ad alto livello.
In media gli atleti consumano poca caffeina ed allora basterebbero 3 lattine di energy drink per avere effetti portentosi.
Interessanti ricerche hanno dimostrato dati che cambiano, prestazioni che con gli energy drink aumentano da un minimo del 3 ad un massimo del 7%, tutto ciò dati alla mano rilevati grazia ai dispositivi GPS.
Bisogna però tener conto che le bevande sono fatte di caffeina e la caffeina crea diversi effetti: insonnia, nervoso, eccitazione, stato di ansia e talvolta disturbi alla vista.
Da poco persino l’OMS è intervenuta proponendo di limitare di dosaggi della caffeina che su molti atleti non dà effetti positivi così come non lo dà a tantissimi soggetti che invece le bevono.
Negli ultimi anni il consumo di bevande energetiche è diventato un vero e proprio business, per affrontare le giornate di lavoro intenso si cerca di supplire con rinforzi esterni proprio come le bibite energetiche. In un atleta si aumenta in modo importante l’idratazione nei momenti di stress intenso, in altri il risultato è più o meno lo stesso.
Da alcuni studi è emerso che gli atleti che bevono le bevande prima della pratica sportiva rendono più del doppio, ed infatti ecco che almeno il 50% degli sportivi beve in allenamento e anche prima delle competizioni.
Tra i maggiori bevitori di questo genere di prodotto spiccano coloro che praticano sport ad alto livello come calcio, basket, rugby, pallavolo, tennis, nuoto, hockey e ciclismo, un atleta del rugby a quanto pare beve almeno 3 lattine prima di una competizione.