La donna, nel tentativo di difendersi, ha morso la lingua dell’uomo, staccandone un pezzo. L’uomo, fuggito, è stato costretto a recarsi in ospedale. A quel punto è stato impossibile per lui sfuggire all’arresto.
L’episodio è avvenuto domenica scorsa, quando la ragazza stava rientrando a casa. L’uomo l’ha seguita fin nell’ascensore, dove le ha strappato la camicia e ha poi cominciato a palpeggiarla, chiedendole un rapporto sessuale. La giovane però ha reagito, mordendo la lingua dello stupratore così forte da staccarne un pezzo, e riuscendo così a metterlo in fuga. Il racconto ci fa intravedere, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la brutalità dell’uomo e la resistenza della donna che cerca di reagire come può. Oggi gli episodi di stupro sono aumentati a dismisura. Per fortuna anche la legge, oggi, ha gli strumenti per punire adeguatamente i colpevoli. Gli episodi di violenza e di abuso vanno denunciati. Sempre. Con coraggio, perché lo stupro o il solo tentativo è un crimine contro la persona.
Chi stupra una donna stupra l’essenza stessa dell’universo. E questo, una donna, lo sente “dentro”.
Lecce, 11 maggio 2016
Giovanni D’AGATA