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Meridiana: lavoratori rispondono ad azienda

USB - Meridiana al MiSE 23 FebbraioMeridiana si scusa con i passeggeri che subiranno dei disagi (derivanti dalla volontà di licenziare 955 dipendenti) a causa dello sciopero (indetto da un sindacato che questi 955 li vuole salvare e difendere) e rammenta che gli stessi hanno diritto alla riprotezione su voli alternativi di Meridiana (gentilmente operati da circa 5 anni dalla controllata Air Italy o da compagnie straniere, su tutte la compagnia rumena Blu Air) o al rimborso integrale del biglietto.

L’Azienda sta vivendo una fase delicatissima e cruciale per il proprio futuro (durante la quale il management ha perso, e continua a perdere, tempo prezioso), nella quale da un lato si sta lavorando alacremente (al ritmo insostenibile di una convocazione ogni 20 giorni con zero progressi) per superare le difficoltà (create dagli autori di questa nota stampa) e concretizzare il progetto di partnership (con altissimi costi sociali ed umani) e, dall’altro, si stanno gestendo le uscite volontarie (quale opportunità migliore di rinunciare al proprio lavoro in cambio di ammortizzatori sociali spacciati per bonus?) incentivate dei lavoratori con un biennio aggiuntivo (forse) di ammortizzatori sociali. Si tratta in entrambi i casi di opportunità fondamentali per i lavoratori (che, andando in mobilità, rinunceranno ad essere tali), seppure assai diverse tra loro.

In tale contesto, la sigla sindacale USB LP (che rappresenta il 50% dei licenziandi) predilige la logica del conflitto ad ogni costo (con pericolosi concerti, minacciosi palloncini e insostenibili magliette rosse) e, non potendo trovare un nesso razionale fra la loro contrarietà ai progetti in corso (di licenziare i dipendenti) e l’interesse dei lavoratori (il primo dei quali sarebbe quello di continuare ad essere lavoratori), cercano di confondere le acque, sostenendo – fra l’altro – che le ragioni della crisi (stra-anomala in un mercato a crescita costante del 6% annuo) derivino da pretesi complotti preordinati a danno dei dipendenti di Meridiana fly (d’altronde 5 procedure di licenziamento collettivo in 5 anni le ha aperte USB).

Le cause, al contrario, sono clamorosamente evidenti, legate a un’evoluzione del settore (sempre quello in crescita di cui sopra, ndr) che ha progressivamente e inesorabilmente ridotto gli spazi di operatività della Compagnia (con rinuncia alla CT1 da e per Cagliari sulla quale Alitalia registra un misero +93% – piùnovantatrepercento – di crescita), la quale è stata tenuta in vita grazie allo sforzo finanziario straordinario del proprio Azionista (senza dimenticare i tagli agli stipendi dei dipendenti che dal 2008 ad oggi ha raggiunto il -35% – menotrentacinquepercento-).

L’Azienda confida che i propri piloti e assistenti di volo (rappresentati maggiormente da questa stramba Organizzazione e da APM, sigla dei piloti che sostiene lo sciopero), nella stragrande maggioranza dei casi professionisti estremamente preparati e responsabili, capiranno quali progetti tutelano oggi meglio i loro interessi (licenziamento, mobilità o ulteriore riduzione del salario?), rifuggendo i suggerimenti di chi trae vantaggio unicamente dalla logica del contrasto fine a se stesso (sulla linea di sospensioni, contestazioni disciplinari e licenziamenti individuali di personale dapprima invitato a trovare altra collocazione e cacciato malamente per averlo fatto).

Ci siamo sentiti in dovere di fare delle integrazioni ironiche, riconoscibili perché comprese tra parentesi, all’ultima nota stampa emessa da Meridianafly.

Un sentito ringraziamento all’ufficio stampa di Meridiana per averci illuminato di saggezza e svelato ai nostri stessi occhi la menzogna dei pretesi complotti ai danni dei lavoratori di Meridianafly.

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