In visite ufficiali di lavoro e di amicizia, dopo Ghana e Zambia, il Re Mohammed VI è arrivato, ieri, a Guinea nel suo tour che lo porterà in altri paesi africani. Il Sovrano è accompagnato da una folta delegazione composta dal suo consigliere Fouad Ali Al Himma, diversi ministri e alte personalità civili e militari.
Ben noto il calorosissimo ricevimento ufficiale e popolare riservato al Sovrano e alla sua delegazione dal Presidente Alpha Condé e dalla popolazione di Conakry, ciò rispecchia chiaramente l’eccellenza delle relazioni tra i due paesi.
L’obbiettivo della visita reale nel suo tour è quello di rafforzare le relazioni bilaterali e l’edificazione di un vero partenariato strategico tra Rabat e Conakry nell’ambito di una cooperazione Sud-Sud reciprocamente vantaggiosa. La visita consacra la continuità delle ottime relazioni tra Marocco e Guinea iniziate dall’epoca dei defunti Re Mohammed V nel 1960 e di Hassan II e dei presidenti Ahmed Sekou Touré e Lansana Conté. Tali leader avevano istituito il Gruppo di Casablanca che dato dopo la nascita dell’Organizzazione dell’Unità Africana.
La visita del Re in Africa che porta il numero 50 dalla sua intronizzazione nel 1999 conforta la sua visione di “una cooperazione sud-sud robusta e multidimensionale, e di una Africa capace di assicurare il proprio sviluppo, di cambiare da sé stessa il proprio destino e di costruire un avvenire solidale e sicuro alle sue popolazioni grazie alla ferma determinazione dei suoi popoli, alle loro potenzialità umane e alle loro risorse naturali”.
Nella stessa serata i due capi di Stato hanno avuto colloquio, allargato, poi, al ministro direttore del gabinetto alla presidenza della Repubblica Ibrahima Kalil Kaba, e alla ministra de l’Economia e delle Finanze, Malado Kaba, e della parte marocchina al ministro d’Affari esteri e della Cooperazione, Salaheddine Mezouar, al ministro dell’Agricoltura e della Pesca marittima, Aziz Akhannouch, e al ministro dell’Abitazione e della Politica della città, Mohamed Nabil Benabdellah.
In quest’occasione Alpha Condé Presidente di Guinea nonché Presidente del vertice dell’Unione Africana ha sottolineato “Noi contiamo molto sulla presenza del Regno del Marocco nell’Unione Africana affinché questa organizzazione abbia maggiore autonomia e possa prendere a mano i problemi degli Africani”, aggiungendo che “Il Marocco è un grande paese africano. In Africa, contiamo molto su Sua Maestà il Re Mohammed VI affinché gli interessi dell’Africa siano difesi”. “I problemi degli Africani devono essere risolti dagli Africani” e il Sovrano era chiaro su queste questioni nel suo discorso nella conclusione del 28imo Summit dell’UA il 31 gennaio scorso a Addis Abeba. Condé ha precisato che il Marocco grazie alla sua diplomazia e le sue relazioni con i grandi paesi nel mondo, oltre alla sua notorietà, contribuisce enormemente alla soluzione dei grandi problemi ai quali è confrontata l’Africa come il terrorismo, l’immigrazione clandestina, il clima e l’energia. Oltre al ruolo del Regno nella creazione della zona di libero-scambio interafricana e il rafforzamento dell’integrazione economica del Continente. Dopo avere ricordato il sostegno marocchino al suo paese per affrontare l’epidemia d’Ebola, Condé ha affermato che il Re ha sviluppato negli ultimi anni le relazioni del Marocco con i paesi subsahariani, augurandosi che questi relazioni si rafforzino ancora.
Nella stessa serata i due capi di Stato hanno presieduto la cerimonia della firma di otto accordi di cooperazione bilaterale.
Intervenendo in questa occasione, il Presidente guineano ha segnalato che i soggiorni del sovrano in Guinea sono portatori di vantaggi per questo paese, come ne testimoniano i numerosi accordi concluso tra Rabat e Conakry.
All’inizio della cerimonia, il ministro dell’agricoltura e della pesca marittima Aziz Akhannouch ha sottolineato che il Regno del Marocco desidera condividere la sua esperienza con la Guinea attraverso gli accordi firmati in questo giorno. Quest’accordi riguardano la cooperazione nel settori agricolo nel quadro della gestione delle risorse idriche e dell’economia delle acque d’irrigazione nel quadro dell’esperienza marocchina “Piano Marocco Verde”.
Per Ali Fassi Fihri, il direttore dell’Ufficio nazionale dell’elettricità e dell’acqua potabile (ONEE), ha presentato le grandi linee del progetto di risanamento liquido della città di Conakry che costituisce un cantiere strutturante che si iscrive nel quadro del progresso e dello sviluppo globale ed integrato condotto dalla Repubblica della Guinea. Frutto di un partenariato tra la ONEE ed il ministero guineano della Città, questo progetto riguarda la realizzazione e la riabilitazione delle reti su un lineare di 36 chilometri bacini di Madina e Landreah, la costruzione di due stazioni di pompaggio e di strutture d’igiene.
Il ministro dell’Abitazione e della politica della Città, Mohamed Nabil Benabdellah, ha fatto sapere che il Marocco ha sviluppato una competenza ed un “know-how”, che gli sono riconosciuti nel mondo nel settore dell’urbanistica, che mette a disposizione della città di Conakry.
Il Presidente del gruppo Office Cherifien dei Fosfati OCP, Mustapha Terrab ha annunciato che “su alte istruzioni del Re, il Marocco ha deciso di produrre per la Guinea 100.000 tonnellate di concime destinate a soddisfare le necessità della stagione agricola di quest’anno”.
Venerdì si è conclusa la visita di lavoro e d’amicizia del Re Mohammed VI in Guinea che è stata segnata oltre all’incontro con il Presidente Alpha Condé, la firma di 8 convenzioni di cooperazione bilaterale, l’avvio dei lavori di costruzione di una nuova moschea a Conakry battezzata “Moschea Mohammed VI” e il lancio di altri progetti di sviluppo sostenibile.
Sull’evento della prima pietra della Moschea Mohammed VI, il segretario generale degli affari religiosi della Guinea, Abdekrim Joubati, ha espresso i suoi “ringraziamenti sinceri e la sua gratitudine profonda alla Sua Maestà il Re per la costruzione di questa grande moschea” e ha ringraziato il Sovrano per avere istituito la Fondazione Mohammed VI degli Ulema Africani a Rabat.
I due capi di Stato hanno visitato il cantiere di costruzione del complesso di formazione professionale a Conakry realizzato dalla Fondazione Mohammed VI per lo Sviluppo Sostenibile di un costo complessivo di 65 milioni DH, volto a dare una formazione, all’inizio per mille candidati, nei settori dell’edilizia, turismo, alberghiera e ristorazione per rafforzare la capacità di impiego dei giovani e per promuovere il loro inserimento socio-professionale ad accompagnare i grandi cantieri di sviluppo socioeconomico iniziati in Guinea.
Quanto all’ospedale di maternità realizzato dalla stessa fondazione con un costo di 160 milioni DH, contribuirà alla riduzione delle mortalità materna ed infantile, e affrontare le patologie e delle gravidanze rischio, oltre alla formazione dei professionisti del settore sanitario ed il trasferimento di competenze.
I due capi di Stato hanno visitato il progetto di costruzione del punto di sbarco sistemato di Temenitaye a Conakry e si sono informati dei progressi del progetto di costruzione del punto di sbarco sistemato di Bonfi nella stessa città.
Il progetto di Temenitaye, di 13 milioni dirham, è finanziato dalla stessa fondazione marocchina, il ministero dell’Agricoltura e della Pesca Marittima marocchina con la facilitazione della banca Gruppo Centrale Popolare, mira a migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei pescatori artigiani, aumentare i risultati economici della pesca artigianale ed organizzare ed inquadrare la professione. Le stessi istituzioni hanno finanziato con 13 milioni DH il progetto di costruzione del punto di sbarco sistemato di Bonfi i cui lavori sono cominciati nel dicembre 2015 e termineranno a fine marzo, mira a migliorare e valorizzare la qualità del prodotto, dedicare la trasparenza delle transazioni commerciali ed aumentare il reddito dei beneficiari.
Infine, il Re Mohammed VI, Amir Al Mouminine (capo dei credenti) ha voluto fare dono di 10.000 copie del Sacro Corano alle parti incaricato della gestione degli affari religiosi in Repubblica di Guinea, al termine della preghiera del venerdì che il sovrano ha compiuto alla moschea Ahl Sunna Wal Jamaa a Conakry.
Dopo la preghiera del venerdì, il sovrano è stato salutato dagli imam guineani, laureati della prima promozione dell’Istituto Mohammed VI di Formazione dei Mourchidines e delle Mourchidates che hanno espresso la loro considerazione ed il loro riconoscimento al Re, Amir Al Mouminine.
Il nuovo tour africano 2017 del Re Mohammed VI, accompagnato da una folta delegazione, iniziato da Ghana, Zambia e Guinea continua in Costa d’Avorio dove è arrivato questo pomeriggio.