A condurre la prima intensa serata sono stati l’assessore alla cultura Maria Teresa Nasi, il professor Andrea Gallea e la giornalista Monica Napoletano. La scuola di un tempo è stata raccontata attraverso foto e la testimonianza di maestre fra le quali Silvia Bardeloni, Sandra Sansone, Celeste Telesio, la collaboratrice scolastica Nuccia Barusso e l’autista dello scuola bus Pierino Vittore.
Inoltre è stata ricostruita la collocazione di tutte le scuole e asili dagli anni Cinquanta fino all’inaugurazione degli attuali plessi scolastici.
“La rassegna è stata pensata per mettere al centro la storia di Andora di un tempo, come mai è stato fatto prima, raccontata attraverso le voci della gente comune che a quell’Andora guarda con affetto – ha spiegato Maria Teresa Nasi – La rassegna nasce dalla raccolta di informazioni avute attraverso il contatto con testimoni diretti e la condivisione di ricordi e foto pubblicate sui social, grazie ad un appello lanciato mesi fa al quale molti hanno risposto. Invitiamo tutti a portare la propria testimonianza e i propri ricordi nelle serate a Palazzo Tagliaferro”.
Il secondo appuntamento, che è previsto per il 14 aprile, sarà dedicato al tema:“Emigrati ad Andora”: Si parlerà del fenomeno dell’emigrazione, avvenuto negli anni settanta raccontando la storia di Salvatore La Franca, prolifico scrittore andorese che, grazie alla sua passione per la lettura e la scrittura, ha dedicato appassionate poesie ed odi ad Andora oltre ad aver scritto innumerevoli opere anche in rima.
Il terzo conclusivo appuntamento (12 maggio), che è intitolato: “Anni ’60 – L’epoca che cambiò il volto di Andora”, racconterà invece il cambiamento subito dal volto del comune, partendo dagli anni Sessanta fino ad oggi. Verrà ricordata anche la figura del compianto sindaco Walter Momigliano (a dieci anni dalla sua morte) che diede ad Andora il suo primo piano regolatore.
CLAUDIO ALMANZI