La cittadinanza è invitata. Ingresso Gratuito.
Cenni sull’autore e sull’opera musicale.
Franz Liszt, (1811 – -1886), nato in Ugheria, è stato un compositore, pianista, direttore d’orchestra e organista. Studiò e suonò a Vienna e Parigi, viaggiò in tutta l’Europa tenendo concerti un po’ ovunque. Fu uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell’Ottocento, rivoluzionò la tecnica pianistica e il rapporto tra pubblico ed esecutore. Fu legato a Fryderyk Chopin e a Robert Schumann da amicizia e stima. Nel 1865 divenne accolito nell’ordine francescano della Chiesa cattolica. Era il suocero di Richard Wagner, avendo quest’ultimo sposato sua figlia Cosima. È stato inoltre abate nella Cattedrale di Albano Laziale (Roma).
La Via Crucis di Liszt, opera di grande audacia armonica e di straziante emozione, per soli, coro misto e organo o pianoforte, fu composta tra Roma e Budapest tra la fine del 1878 e il 1879. Si dice che la musica rispecchi l’anima di chi la compone: mai affermazione fu più giusta. Da libertino e anticlericale, si convertì al cattolicesimo fino a prendere gli Ordini Minori del Sacerdozio con la missione di rinnovare e porre fine alla decadenza della musica sacra.
La Via Crucis non fu mai ascoltata nei tempi di Liszt. Pubblicata nel 1938, nove anni dopo la prima esecuzione avvenuta a Budapest, il Venerdì Santo del 1929, include un prologo (“Vexilla Regis prodeunt…”) e 14 parti brevi, ciascuna delle quali rappresenta una stazione del percorso sulla via del Calvario. Il lavoro è pertanto una “musica della Passione”, una sorta d’oratorio in formato ridotto a carattere narrativo.
Nico Baratta