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“Der Kreuzweg”. La Via Crucis di Franz Liszt in concerto a Foggia

Der Kreuzweg. La Via Crucis di Franz Liszt in concerto a FoggiaIl 14 aprile prossimo, Venerdì Santo, a Foggia presso la Parrocchia di San Michele Arcangelo, alle ore 21, il Coro Polifonico Leonardo Murialdo, svolgerà il concerto “Der Kreuzweg”.  Il concerto è la Via Crucis che compose il grande compositore ungherese Franz Liszt. Diretto dal Maestro Antonio Forchignone, il coro con l’organista Davide Russo, eseguirà brani accompagnando il baritono Carlo Monaco. Il concerto sarà la meditazione musicale sulla Via Crucis, quel tragitto tanto famoso quanto sofferto dal Cristo poi messo in croce.

La cittadinanza è invitata. Ingresso Gratuito.

Cenni sull’autore e sull’opera musicale.

Franz Liszt, (1811 – -1886), nato in Ugheria, è stato un compositore, pianista, direttore d’orchestra e organista. Studiò e suonò a Vienna e Parigi, viaggiò in tutta l’Europa tenendo concerti un po’ ovunque. Fu uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell’Ottocento, rivoluzionò la tecnica pianistica e il rapporto tra pubblico ed esecutore. Fu legato a Fryderyk Chopin e a Robert Schumann da amicizia e stima. Nel 1865 divenne accolito nell’ordine francescano della Chiesa cattolica. Era il suocero di Richard Wagner, avendo quest’ultimo sposato sua figlia Cosima. È stato inoltre abate nella Cattedrale di Albano Laziale (Roma).

La Via Crucis  di  Liszt, opera di grande audacia armonica e di straziante emozione,  per soli, coro misto e organo o pianoforte, fu composta tra Roma e Budapest tra la fine del 1878 e il 1879. Si dice che la musica rispecchi l’anima di chi la compone: mai affermazione fu più giusta. Da libertino e anticlericale, si convertì al cattolicesimo fino a prendere gli Ordini Minori del Sacerdozio con la missione di rinnovare e porre fine alla decadenza della musica sacra.

La Via Crucis non fu mai ascoltata nei tempi di Liszt. Pubblicata nel 1938, nove anni dopo la prima esecuzione avvenuta a Budapest, il Venerdì Santo del 1929, include un prologo (“Vexilla Regis prodeunt…”) e 14 parti brevi, ciascuna delle quali rappresenta una stazione del percorso sulla via del Calvario. Il lavoro è pertanto una “musica della Passione”, una sorta d’oratorio in formato ridotto a carattere narrativo.

Nico Baratta

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