Mediterranews

Le città turistiche del sud conquistano il web a colpi di Hashtag

 

Il marketing del turismo si fa sempre più “social” e passa attraverso nuove strategie e creatività. Tutto è iniziato, almeno in Italia, nel 2015 quando Pugliapromozione ha iniziato a lanciare l’hashtag #WeAreInPuglia. Le persone che visitavano i luoghi della Regione erano invitati a condividerli attraverso i social network. Il successo è stato “importante”, 7,4 mila tweet sono stati lanciati, aumentando il brand e la reputazione della Puglia, un bel volano per il turismo.

Blogmeter, azienda che monitorizza l’andamento dei trend sulla rete, ha reso noti i dati secondo i quali #WeAreinPuglia è stato il primo nella classifica della top list, unico hashtag turistico. La Campagna di Visibilità ha funzionato. I turisti hanno condiviso con entusiasmo i loro momenti, le emozioni provate, facendo indirettamente conoscere questa terra a tutti i loro amici e parenti. L’esempio ha contagiato altre realtà del sud Italia che hanno iniziato ad investire in marketing online. C’è bisogno di visibilità e quella offerta dai social raccoglie una platea vasta di persone che, se ricevono il giusto messaggio, sono propense a rilanciarla, amplificando l’audience in maniera esponenziale.

Il messaggio è stato dunque recepito dalle amministrazioni comunali e e regionali, ma anche dai singoli imprenditori, il social media marketing per il turismo è in grado di arrivare ad un pubblico vastissimo e coinvolgerlo meglio dei mezzi di comunicazione tradizionali. Trivago Global Reputation Ranking ha certificato come Matera lo scorso anno abbia raggiunto il secondo posto al mondo come migliore reputazione online per un luogo turistico. E’ chiaro che la fama è stata raggiunta anche grazie un lavoro di lungo periodo, il buon nome si costruisce con tempo e pazienza, ma i risultati arrivano.

Napoli si è autoproclamata la città capitale italiana “dell’arte, della pizza e del calore umano” grazie al brand Visit Naples che ha dato vita ad un blog, ad una pagina facebook e ad un profilo Instagram. L’ intento è quello di raccontare con articoli e video, il meglio della città guidando il turista in percorsi pre definiti di un giorno, un weekend, una settimana.

Ci siamo rifatti ad una caso di successo, quello di Londra – dice Ruben Santopietro, 28 anni, fondatore del sito insieme a Paolo Landi in quel caso si trattava di VisitLondon, noi l’abbiamo rimodellato, cucendolo sulla realtà napoletana”.

Tutti gli account che ruotano intorno a VisitNaples fanno registrare ogni giorno nuovi iscritti che condividono contenuti virali dedicati alla città. “L’idea iniziale è divenuta business ed ora ospitiamo promozioni mirate di 50 aziende che hanno scelto il portale per promuovere i loro prodotti e servizi”.

Un gruppo di creativi, blogger e youtuber sono all’ costantemente all’ opera per sfornare contenuti curiosi che possano essere condivisi con successo nelle piattaforme dei social. “Siamo particolarmente fieri del video che abbiamo prodotto sulle differenze tra Napoli e Londra. In maniera simpatica mettiamo a confronto in 40 secondi le cose che si possono fare da noi e quelle nella capitale inglese, con le differenze di prezzo. Una passeggiata sul lungomare di Napoli con tramonti memorabili è a costo zero ad esempio”. 

Forte del successo napoletano i ragazzi hanno dato vita anche a Visit Palermo, che conta attualmente 24mila follower, e seguire Visit Bari, che ne ha 12.000.

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