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La tradizione delle rose dispari

 

 

Il mondo dei fiori è caratterizzato da una serie di tradizioni e di simbologie che, ovviamente, non hanno alcuna base scientifica, ma che proprio per questo motivo risultano ancora più affascinanti perché, in un certo senso, poetiche. Tra le tante leggende vale la pena di ricordare una delle più conosciute: quella secondo la quale le rose dovrebbero essere sempre regalate in mazzi composti da un numero di fiori dispari.

Dispari, senza eccezioni

Che si tratti di regalare un mazzo di rose al proprio marito, alla donna che si ama, al figlio che si è appena laureato, alla vicina di casa che ha da poco dato alla luce un bambino o a qualsiasi altra persona, la tradizione impone – si fa per dire, ovviamente – di donare sempre e comunque un numero dispari di fiori, a prescindere da quale sia l’occasione che deve essere celebrata. Insomma, per ogni festa i mazzi devono essere composti da tre, da cinque, da sette, da nove, da undici, da tredici, da quindici rose e così via, ma mai da due, da quattro, da sei, da otto, da dieci, da dodici, da quattordici, eccetera. Ma quali sono le origini di una tradizione così bizzarra nella sua semplicità?

Le origini del mistero

La spiegazione, a dir la verità, è decisamente facile da intuire: i fiori, infatti, possono essere regalati in numero pari unicamente nel caso in cui l’evento da onorare sia un lutto. Vale la pena di sapere, in ogni caso, che come per ogni regola anche per questa sono previste delle eccezioni: per il giorno del matrimonio, per esempio, è consentito regalare un mazzo costituito da una dozzina di rose, mentre per festeggiare un fidanzamento gli esperti ritengono che il numero di fiori da usare sia sei. Nel caso in cui si abbia intenzione di fare colpo su una persona, invece, si può puntare sui multipli di cinquanta: ma è chiaro che questa opportunità è riservata unicamente a chi ha budget consistenti a disposizione. Insomma, non tutti possono permettersi di spendere le cifre necessarie per l’invio di un mazzo di cento rose rosse.

Un mix di superstizione e di tradizione

Come si può immaginare, la tradizione alla base dei fiori da regalare solo in numeri dispari è strettamente legata alla superstizione. Ma non solo: i numeri pari, infatti, vengono associati a una sorta di pigrizia emotiva, mentre nel caso in cui si opti per i numeri dispari si compie una vera e propria scelta, attribuendo un significato ben preciso al dono che si sta per realizzare. Ciò, almeno, è quello che suggerisce il galateo, e ovviamente ognuno è libero di seguirlo o meno, in base alle proprie convinzioni e alle proprie preferenze.

Il valore della numerologia

La convenzione dei mazzi di rose e di fiori in numero dispari ha uno stretto legame con la numerologia, vale a dire quell’arte divinatoria che si fonda sullo studio dei numeri. Stando alla cabala, in particolare, quella che è connessa ai numeri dispari è una carica positiva; d’altro canto i numeri pari si basano più che altro sulla materialità e sull’equilibrio. In Italia, almeno, perché a ben guardare in altri Paesi del mondo la situazione è esattamente opposta, e infatti è in vigore la consuetudine di regalare fiori solo in sottomultipli o in multipli di dodici. Ciò vuol dire che prima di donare un mazzo di fiori conviene conoscere la nazionalità di chi è destinato a riceverlo, così da evitare gaffe. Altrimenti, più che un regalo, quello compiuto avrebbe le fattezze di un dispetto.

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