Pompa di calore o raffrescatore? Ecco l’amletico dubbio
C’è una sostanziale differenza tra i climatizzatori che si suddividono tra pompe di calore e raffrescatori. Infatti i primi, sono più performanti dal momento che oltre al raffrescare (come fanno i secondi) possono anche funzionare per riscaldare in virtù della pompa di calore. Diciamo subito che un climatizzatore a pompa di calore è indicato per quelle località dove l’inverno è particolarmente rigido e se l’ambiente da climatizzare non vada oltre ad una cinquantina di metri quadrati di grandezza.
E’ noto il fatto che il mutamento climatico verificatosi in questi ultimi decenni ha, purtroppo, coinvolto anche il nostro Paese che da un clima temperato di cui godeva nell’arco dell’anno è passato a patire un clima sub-tropicale che produce estati caldissime e umide dove la percezione del calore è talmente significativa, da rendere quasi invivibile certi periodi dell’anno.
Come si sceglie un climatizzatore in modo corretto
Ma come scegliere dei climatizzatori in modo consapevole che siano in grado di soddisfare le nostre esigenze? Molte, infatti, sono le variabili da tener conto per una valutazione razionale; vediamole insieme. E’ importante verificare quale sia la classe di efficienza energetica che indica il consumo elettrico dell’apparato e che, dal 2004, è un dato obbligatorio che per legge deve essere espresso in una etichetta apposta dal produttore.
Anche i marchi di qualità e di sicurezza sono dei parametri che vanno tenuti in debito conto e che qualificano la qualità di quel determinato modello e che possono essere: Eurovent, ISO9001, ISO14001, CE.
Fondamentale è il dato che specifica la capacità di raffreddamento che sono indicati in Btu/h o in kW e che segue il criterio di crescita (praticamente più sono elevati questi valori e maggiore è la potenza del climatizzatore).
Altro valore utile da conoscere è quello relativo al consumo energetico che viene indicato attraverso una scala che va dalla classe AA (consumo economico) fino alla classe G (pessimo consumo) racchiudendo tutti gli altri valori: A buono, B più di medio, C medio, D mediocre, E basso, F molto basso.
Le classi più alte, ossia quelle appartenenti a AA-A-B, solitamente dispongono della tecnologia inverter, mentre i condizionatori con tecnologia on-off non vanno al di sopra della classe C. La differenza tra i due tipi è spiegata dal servirsi di una tecnologia semplice e più economica ma che presenta un elevato consumo dal momento che sin dall’accensione l’apparato va subito al massimo della sua potenza fino al raggiungimento della temperatura prescelta. Al contrario, i condizionatori ad inverter sono dotati di tecnologia modulante che utilizza solo la potenza utile per raggiungere la temperatura scelta. Per essere in regola con le vigenti norme è bene verificare quali sono i fluidi refrigeranti dal momento che nel corso del tempo, molti di questi sono andati fuori legge. Quindi, considerate che quelli consentiti sono i fluidi R134, R407C e R410A. Da scegliere i climatizzatori dotati di timer e termostato digitale che permettono di governare l’apparecchio anche senza essere presenti attraverso una programmazione prestabilita a seconda delle proprie esigenze.
Per concludere
E’ meglio scegliere un condizionatore portatile oppure uno fisso? Meglio una a pompa di calore o solamente raffrescatori?
Le scelte sono sempre basate su una somma di motivazioni che permettono di determinare una cosa anziché un’altra. I salutisti suggeriscono di non raffreddare troppo l’aria tramite il climatizzatore affinché non vi sia una decisa escursione termica con la temperatura esterna (suggeriscono al massimo -7°) ma si sa che le cose piacevoli fanno male, in un modo o nell’altro, alla salute.
Però quando fuori la temperatura supera i 35° ed il tasso di umidità è altissimo e il nostro corpo percepisce il caldo come se facessero 50°, è difficile programmare il clima ad una temperatura di 29-30°. Sono anche queste scelte personali del tutto opinabili in un modo o nell’altro, così come l’acquisto di un climatizzatore.