IL PERCORSO DELLA MOSTRA Devozione, culto, cimeli La mostra ne ripercorre la vita, la devozione ed il culto che si irradiarono in primo luogo nell’Ordine Carmelitano subito dopo la sua morte e si svilupparono ed intensificarono a mano a mano con lo svolgersi del processo di canonizzazione di Maria degli Angeli, che iniziò già nel 1720. Fu prima proclamata serva di Dio, poi come Venerabile dopo la dichiarazione dell’eroicità delle sue virtù da parte di Pio VI il 5 maggio 1778 e beatificata il 25 aprile 1865 da parte di Pio IX. Del 1729, pochi anni dopo la morte, è la sua prima biografia. Le sue venerate fattezze si diffusero naturalmente attraverso le sue immagini incise e i dipinti, ma anche con immaginette, preghiere, incisioni, litografie, che giungevano più facilmente ai fedeli. I ritratti della carmelitana Dei molti quadri che la raffigurarono, parecchi sono esposti nella mostra e fra di essi spicca lo splendido dipinto, conservato nel Refettorio dell’Istituto di Santa Maria Maddalena di Torino che è esposto al pubblico per la prima volta.
La mostra, che per Torino e il Piemonte riveste un particolare interesse storico ed artistico, presenterà immagini a supporto della biografia della Beata, con la riproduzione fotografica di una splendida tela ritrovata recentemente a Genova e attualmente oggetto di studio dove si può vedere la Beata che intercede presso Cristo a favore della città di Torino. Sarà esposta anche una delle più antiche riproduzioni della sindone, datata 1634. Il dipinto di Daniele Seyter. Maria degli Angeli e la Sindone Si potrà poi ammirare il dipinto di Daniele Seyter raffigurante il patrocinio di san Giuseppe sulla città di Torino già nella chiesa di santa Cristina ed oggi in collezione privata. Legati alla figura della Beata, saranno esposti molti affascinanti cimeli e reliquie: il suo cilicio, una scarpa, alcune lettere autografe, la tazza e il cucchiaio, il rame utilizzato dalla beata per produrre scapolari con l’immagine della Sindone (si conserva anche uno scapolare), piccoli fiori di stoffa confezionati dalle carmelitane nel ‘600, la corona del rosario della beata, un piccolo quadretto su pergamena con immagine religiosa che le apparteneva. Comitato scientifico del Museo: Don Carlo Franco Direttore, Francesca Capellaro conservatore, Arabella Cifani Consigliere scientifico, Carlotta Venegoni Consigliere scientifico. Media Partners