Come vedete il progetto è rivoluzionario nell’ambito scolastico e il Liceo Artistico Pestalozzi ne detiene il format. Ciò fa riflettere perché nessuna istituzione ha pensato a tal procedura nel formare i futuri lavoratori. Una risposta potrebbe essere quella di indurre i diplomandi a conoscere internamente le aziende o gli enti presenti nel territorio, per poi farli diventare potenziali assunti. Ma il mondo del lavoro, come ben sappiamo, è saturo e laddove c’è una minima possibilità d’inserimento diventa occupazione temporanea e spesso depauperizzata nel valore intrinseco del termine “lavoro”. Ecco perché “Arteattiva” diventa quella mini impresa della didattica mirata, ovvero insegnare un lavoro autonomo, dapprima stimolato e poi formato e guidato dal docente che diplomerà il suo alunno, che si vedrà soddisfare gli obiettivi prefissati. Considerando che oggigiorno in Italia l’artigianato, in particolare quello artistico italiano, è una fetta preponderante del PIL, che esporta in tutto il mondo, l’investimento formativo-lavorativo intrapreso dal Liceo Pestalozzi pare essere la chiave di volta per dar slancio a un’economia soffocata dalla dipendenza lavorativa. Tutti parlano delle partite IVA sempre in affanno per politiche lavorative e economiche asfissianti, di un tramonto del lavoro autonomo sempre in calo ed in particolare di quello artigianale, quello che da sempre ha contraddistinto il Belpaese. Con “Arteattiva” potrebbe essere rimodulato questo tramonto del lavoro autonomo, ovviamente se il progetto fosse utilizzato da molte più scuole. I dati forniti dal Prof. Lella sono confortanti, considerando i numeri delle unità operanti e delle ore dedicate, che potrebbero essere svolte anche fuori il consuetudinario orario scolastico, anche se svolto nelle ore di laboratorio diventa sinonimo di passione e serietà di svolgimento. Particolari, quelli delle ore dedicate al progetto e dei suoi costi, che la Dirigente scolastica del Liceo Artistico E. Pestalozzi, la Prof. Isabella Anna De Finis, ha rimarcato con dovuta cautela e con responsabile presa coscienza che in un futuro recente potrebbe essere ampliato con altri: «Il progetto Arteattiva viene realizzato senza costi per l’Amministrazione –ha posto in evidenza la Dirigente-, utilizzando tre ore settimanali di potenziamento della classe di concorso AO14. Per ora è solo una sfida e una scommessa. In seguito si potrebbero studiare ulteriori articolazioni a beneficio del territorio».
«Attualmente –ci fa ancora sapere Michele Lella- la mini impresa sta realizzando oggetti diretti al mercato turistico pugliese e toscano, con un budget importante che permetterà agli studenti volenterosi interessati a tali obiettivi di soddisfare ed in autonomia nei propri spazi le prime esigenze economiche giovanili. In porto ci sono già rapporti di lavoro con importanti spedizionieri nazionali ed esteri, perciò uno sprone sia per gli alunni coinvolti nel progetto, sia per la scuola che sta investendo in questo futuristico modo di concepire l’alternanza scuola-lavoro. La didattica mirata, così realizzata, credo che possa conquistare, ovunque sia possibile, una posizione di prestigio e di qualità. Considerando che già dalle prime classi gli alunni sono già sorprendentemente consapevoli di apprendere didattica e di trasformarla immediatamente in lavoro, perciò ottenendo risultati formativi ed economici, conferma quanto oggi la scuola necessita di sperimentazioni ed innovazioni, oltretutto previste dalla attuale normativa scolastica. In merito al budget, mi preme rilevare –conclude il Prof. Lella-, il bilancio della mini impresa scolastica si chiuderà ogni anno, come qualunque attività, e valuterà le prospettive degli anni avvenire, programmando nuovi prodotti e ampliando la propria clientela attraverso rappresentanze esterne e una rete informatica preposta. A tal riguardo è doveroso dire, a beneficio della completezza e trasparenza delle informazioni fornite, che la mini impresa scolastica in futuro sarà dotata di un sito internet come vetrina dei propri prodotti».
Con questo progetto, che abbiamo definito rivoluzionario nell’ambito scolastico, forse è giunto il tempo di rivedere alcune priorità imposte e dar luogo a quelle studiate caratteristicamente, realizzando ciò che di meglio può offrire la scuola aderente. Ma non solo, poiché così facendo la scuola avrebbe la possibilità di appropriarsi dei mercati scelti per il progetto intrapreso con strategie di insegnamento “mirato” formando così lo studente sulla concretezza degli apprendimenti, sulla loro collocabilità e l’acquisizione dei criteri di fare anche impresa individuale.
oltretutto previste dalla attuale normativa scolastica. In merito al budget, mi preme rilevare –conclude il Prof. Lella-, il bilancio della mini impresa scolastica si chiuderà ogni anno, come qualunque attività, e valuterà le prospettive degli anni avvenire, programmando nuovi prodotti e ampliando la propria clientela attraverso rappresentanze esterne e una rete informatica preposta. A tal riguardo è doveroso dire, a beneficio della completezza e trasparenza delle informazioni fornite, che la mini impresa scolastica in futuro sarà dotata di un sito internet come vetrina dei propri prodotti».
Con questo progetto, che abbiamo definito rivoluzionario nell’ambito scolastico, forse è giunto il tempo di rivedere alcune priorità imposte e dar luogo a quelle studiate caratteristicamente, realizzando ciò che di meglio può offrire la scuola aderente. Ma non solo, poiché così facendo la scuola avrebbe la possibilità di appropriarsi dei mercati scelti per il progetto intrapreso con strategie di insegnamento “mirato” formando così lo studente sulla concretezza degli apprendimenti, sulla loro collocabilità e l’acquisizione dei criteri di fare anche impresa individuale.
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