Sono tristemente note le pessime condizioni in cui si trovarono i prigionieri italiani, e sardi, caduti in mano austriaca e tedesca; per quanto meno duro, il trattamento dei prigionieri in Sardegna fu comunque assai severo e ispirato all’obiettivo di sfruttarne al massimo le capacità produttive. I rapporti con la popolazione furono peraltro corretti ed ancora numerosi piccoli centri tramandano nella memoria comunitaria il ricordo di questi “nemici” venuti da lontano. Molti ne conservano ancora la sepoltura e li hanno ricordati con cippi e lapidi. In provincia di Nuoro li si ritrova soprattutto in Baronia, dove lavoravano nel settore agricolo.