Sin dall’annuncio della sua ideazione e dell’imminente uscita, Artonauti – il primo album di figurine dell’arte in Italia e nel mondo – è stato da subito accolto con enorme entusiasmo, registrando un’incredibile condivisione social e dimostrandosi quindi un’idea vincente e fortemente attesa e amata non solo da bambini e ragazzi – cui solitamente gli album delle figurine sono rivolti – ma da genitori, insegnanti, anziani, collezionisti, appassionati d’arte e non, entusiasti di come ci si può avvicinare al mondo dell’arte, divertendosi e imparando allo stesso tempo.
Un vero e proprio strumento educativo dunque che, attraverso lo scambio di figurine con il classico schema del «ce l’ho, ce l’ho, manca», porta i bambini a memorizzare e riconoscere le opere e gli artisti che le hanno prodotte: tutto questo giocando, condividendo e socializzando con gli altri appassionati collezionisti.
Ma il collezionare e scambiare le figurine da attaccare non è l’unico scopo dell’album: in Artonauti infatti ci sono anche giochi, indovinelli, curiosità e aneddoti che faranno progressivamente avvicinare i piccoli alle opere d’arte. Inoltre c’è il gioco nel gioco: ogni bustina contiene 5 figurine e 1 Twin Card. Collezionando tutte le 25 coppie di Twin Card, i bambini le mischieranno coperte per divertirsi con il tipico gioco di memoria, scoprendole due a due. Ciascuna coppia di carte “gemelle” raffigura un’opera d’arte contenuta nell’album.
Scoperta, gioco, apprendimento auto-costruttivo e accessibilità sono dunque gli ingredienti chiave di Artonauti, che sono nati da un’idea di Daniela Re – insegnante di scuola primaria ed esperta in riabilitazione cognitiva – e Marco Tatarella – editore, che insieme hanno fondato Wizart S.r.l.i.s., un’impresa sociale no profit, che con Artonauti ha vinto la quarta edizione del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo.
“Nel nostro piccolo stiamo cambiando il mondo” – affermano entusiasti Marco e Daniela – “Bambini, collezionisti, adulti, perfino anziani hanno comprato o stanno giocando con Artonauti. I bambini chiedono alle proprie mamme di andare agli Uffizi, altri riconoscono in TV opere d’arte, altri sono entusiasti di completare i quadri. L’arte oggi è un patrimonio culturale più condiviso di ieri e questo risultato è anche frutto di tutti coloro che hanno sostenuto il nostro progetto segnalandolo sui propri mezzi, a cui va il nostro sincero ringraziamento”.
Un successo che non si ferma qui e che ha intenzione di continuare: gli autori, infatti, stanno progettando nuove edizioni di Artonauti tutte da scoprire e completare!