Venerdì mattina la Repubblica del Burundi ha inaugurato un consolato generale a Laayoune, la sesta rappresentanza diplomatica aperta nella capitale del Sahara marocchina in meno di tre mesi. La cerimonia di apertura è stata presieduta dal ministro degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini Residenti all’Estero, Nasser Bourita, e dal suo omologo burundese Ezechiel Nibigira. Dalla fine dell’anno scorso, Laâyoune ha conosciuto una forte dinamica diplomatica con l’inaugurazione delle rappresentanze consolari dell’Unione delle Comore a dicembre, del Gabon, di Sao Tomé e Principe e della Repubblica Centrafricana in gennaio, nonché quella della Costa d’Avorio in febbraio. Mentre nel pomeriggio dello stesso giorno la Repubblica di Gibuti ha aperto suo consolato generale a Dakhla detta “Perla del Sahara”. La cerimonia d’inaugurazione è stata presieduta dal capo della diplomazia marocchina e dall’ambasciatore di Gibuti in Marocco, Ibrahim Bileh Doualeh. Si tratta della terza rappresentanza consolare inaugurata a Dakhla, dopo il Consolato generale di Gambia, aperto il 7 gennaio scorso, e il Consolato generale della Guinea, che ha iniziato a offrire i suoi servizi il 17 dello stesso mese. Infine, Laayoune, il capoluogo della regione Laayoune Sakia El Hamra ha conosciuto dal 26 al 28 febbraio il terzo Forum “Marocco-Stati Insulari del Pacifico”. Un evento che ha portato all’adozione della “Dichiarazione di Laayoune”, che sottolinea che il Sahara costituisce una “parte integrante del territorio marocchino”. Gli Stati Insulari ritengono che l’iniziativa marocchina di autonomia sia “l’unica soluzione alla disputa regionale sul Sahara marocchino”. E precisano: “riaffermando il nostro comune attaccamento ai principi dell’uguaglianza sovrana, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale degli Stati, affermiamo solennemente che la regione del Sahara è parte integrante del territorio marocchino.”