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Polisario denunciato da Forsatin

FORSATIN denuncia Polisario per deviazione di aiuti umanitari internazionali in Algeria Il Forum degli Autonomisti a Tindouf (FORSATIN ), che guida l’opposizione ed attivo all’interno dei campi profughi saharawi di Tindouf, nel sud dell’Algeria, ha diffuso un documento nel quale mette in guardia la società civile spagnola e in Europa dall’aderire alle raccolta fondi in corso nella penisola iberica a favore del gruppo “Polisario”, accusato di corruzione e deviazione degli aiuti umanitari internazionali. In particolare, è stato prodotto un dossier nel quale si spiega che la società civile spagnola raccoglie una grande quantità di donazioni umanitarie per la popolazione saharawi senza chiedersi se i saharawi trarranno beneficio da questi donazioni o se invece saranno distribuiti tra l’entourage del capo del Polisario alias Brahim Ghali. Conosciuto per le deviazioni degli aiuti umanitari destinati ai saharawi nei campi di Tindouf e per le sue stravaganze sessuali, il capo del polisario Brahim Ghali è stato così nuovamente denunciato per le sue inaudite ricchezze che lo rendono l’uomo più odioso nei campi. Dalle rivelazioni fatte dal FORSATIN emerge che “le donazioni sono, come successo nel passato, ripartite tra l’entourage di Brahim Ghali, a scapito dei saharawi indigenti nei campi”. “Il frutto di questa rapina alimenta la fortuna personale del capo del Polisario che non si è preoccupato dei 200 milioni di dinari algerini che gli ha sottratto il nipote”, afferma FORSATIN e lancia allarme sulla provenienza di questa ricchezza che permette a “Ghali di mantenere un numero incalcolabile di donne dei suoi 23 matrimoni”. Il documento denuncia il fatto che Ghali ha costruito suoi alloggi permanenti nella città algerina Tindouf e Mheriz e sua moglie è spesso al volante di veicoli nuovi di zecca; Il documento accusa Ghali di “manipolare giovani donne saharawi che utilizza per incastrare gli oppositori in scandali sessuali”. L’aiuto umanitario “permette ai suoi figli di viaggiare costantemente all’estero” in Europa ed America, “dove frequentano scuole prestigiose, mentre i giovani saharawi tentano di sopravvivere nelle condizioni miserabili nel deserto isolato”, si indegna il Forum. “Oltre al furto sistematico degli aiuti umanitari, il capo del Polisario, insieme al suo fratello Ali Ould Sayed Al Mustapha, conta sul dirottamento di enormi quantità di carburante che rivende impunemente nella Mauritania settentrionale”, spiega il Forum. In aggiunta delle denunce presentate alla magistratura spagnola contro il capo del gruppo Polisario per crimini contro l’umanità come la tortura, omicidi, sequestro di persone, terrorismo e altre denunce contro l’uso persistente del Bambino Soldato, si ricordano poi le denunce presentate in Spagna per violenza scandali sessuali e i numerosi casi di nepotismo e deviazione di aiuti a scapito della gioventù saharawi che rimane emarginata. Da ricordare che Brahim Ghali ha scelto da più di 5 anni di non mettere mai i piedi in Spagna per evitare l’arresto.

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