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Cagliari: Porto Canale, CIG negata da CONTSHIP

Porto Canale di Cagliari, Contship nega la cassa integrazione ai 200 dipendenti

Zonca (Uiltrasporti Sardegna): “Un gesto irresponsabile da parte di una azienda che per 23 anni ha avuto tanto dalla Sardegna. Le istituzioni stiano vicine alle famiglie dei dipendenti e lavorino per il rilancio dello scalo cagliaritano”

Contship Italia lascia volontariamente a casa 200 dipendenti del Porto Canale di Cagliari senza la cassa integrazione per sei mesi. Cassa integrazione che sarebbe stata a costo zero per l’azienda attraverso lo strumento messo a disposizione dal Governo. Lo annuncia con grande preoccupazione il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, al termine della riunione per il futuro del Porto industriale di Cagliari che si è tenuta in tarda serata al Mise.

“E’ un gesto irresponsabile da parte dell’azienda di cui non riusciamo a comprendere il senso – commenta Zonca -: un’azienda che ha avuto per 23 anni tanto dalla Sardegna e dai propri dipendenti oggi decide di non applicare uno strumento che avrebbe tutelato a costo zero 200 famiglie per i prossimi sei mesi.  Questo gesto irresponsabile crea forte preoccupazione non solo per Cagliari ma anche per il comportamento di Contship negli altri scali. Riteniamo che le aziende che stanno sul territorio italiano non possano permettersi di comportarsi in questo modo e speriamo che il Governo e le istituzioni regionali stiano vicini ai dipendenti per supportarli e far sì che il Porto di Cagliari abbia un rilancio nel transhipment con le migliori prospettive future

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