Leonardo Sciascia, lo scrittore, l’intellettuale siciliano che pone al centro della sua produzione tematiche sociali e politiche. Spirito complesso e anticonformista è giornalista, saggista, poeta e critico d’arte.
Leonardo Sciascia intellettuale
A cento anni dalla sua nascita è l’intellettuale che più ci parla della sua amata terra sotto un profilo particolare ed un occhio attento e critico.
Nato l’ 8 gennaio 1921 in Sicilia, a Racalmuto in provincia di Agrigento, si diploma all’istituto magistrale ed intraprende la carriera di maestro elementare.
Nel 1944 sposa la maestra Maria Andronico, dalla quale ha due figlie. Parallela alla sua vita da insegnante, si occupa di letteratura e nel 1950 pubblica “Le favole della dittatura”, articolato in ventisette testi.
Sul finire di quegli anni si sposta a Roma per poi tornare in Sicilia.
L’interesse nei confronti della realtà porta ben presto Sciascia ad impegnarsi in politica. Si candida prima per le comunali di Palermo e poi con i Radicali sia per la Camera che per il Parlamento.
Figlio della sua Sicilia, prendendo ispirazione da un evento realmente accaduto scrive nel 1961 “Il giorno della civetta”. Il giallo della morte violenta nel 1947 del sindacalista Accursio Miraglia diventa uno strumento per parlare di mafia e corruzione. Da qui la sua produzione letteraria continuerà sullo stile giallo con una buona dose di vena ironica.