Il Marocco e la Francofonia

La celebrazione da parte del Regno del Marocco del giorno della Francofonia ribadisce la sua diversità culturale e linguistica, ha sottolineato venerdì la Direttrice della Cooperazione e dell’Azione Culturale presso il Ministero degli Affari Esteri, della Cooperazione Africana e dei Marocchini ivi residenti, straniera, Nadia El Hnot. La celebrazione di questa giornata da parte del Marocco è anche un modo per ribadire il suo attaccamento alla grande famiglia francofona condividendo gli stessi valori universali di pace, dialogo e solidarietà, ha osservato la signora El Hnot che ha parlato durante una videoconferenza. occasione della celebrazione da parte del Ministero della Giornata Internazionale della Francofonia, sotto il segno dei giovani, dell’accusabilità e dei temi dell’uguaglianza di genere. Infatti, le relazioni del Regno con l’Organizzazione internazionale della Francofonia (OIF) hanno continuato a crescere e diversificarsi fino a comprendere, oltre alla cooperazione nei campi di azione dell’OIF, azioni di partenariato e mobilitazione su questioni globali di interesse comune. il rappresentante del Marocco presso l’OIF
Viviamo in un modo globalizzato dove nei prossimi anni si aprono nuove vie e nuovi attori internazionali. L’Organizzazione Internazionale della Francofonia da vettore culturale deve essere sempre di più attore globale. Non basta la promozione della lingua francese occorre rafforzare la cooperazione commerciale, economica e sociale per creare uno spazio di interscambio dove Nazioni di diversi continenti e diverse religioni possano superare gli ostacoli di una cultura che in certi casi sembra ferma alla “guerra fredda” .
Per certi versi anche il mondo arabo può attraverso la francofonia ritrovare una sua unità. Vi sono nazione che sono francofone in questa parte del mondo che pur essendo francofone non fanno parte dell’OIF la presenza del Marocco può essere fattore aggregante e un tavolo per cercare un dialogo anche con coloro che oggi sembrano non voler dialogare.
Per l’italia che non fa parte della Francofonia ma in alcune regioni come la valle d’aosta ed il Piemonte è riconosciuto come lingua ufficiale o storica può essere un momento di dialogo come i tanti cittadini marocchini che risidono nel nostro Paese. Credere nella francofonia vuole dire fare una azione di pace.
Gli incontri culturali franco italiani qualche anno fa hanno inaugurato a Solferino una targa in ricordo della francofonia e hanno voluto per l’occasione avere la presenza delle autorità francesi di quella marocchina (come comunità maggioritaria non comunitaria) e romena (come comunità maggioritaria appratente all’UE).
La Francofonia è spazio di pace e tolleranza quello che vuole il Marocco come le altre nazioni che compongono questa organizzazione
Marco Baratto
Incontri Culturali Franco Italiani