Il Carnevale ambrosiano, il carnevale di Milano e le leggende. A Milano il carnevale è speciale. Anche la Quaresima inizia in ritardo rispetto a quanto accade nel resto d’Italia.
Carnevale ambrosiano Carnevale di Milano e le leggende
Nel capoluogo lombardo, i festeggiamenti carnevaleschi si protraggono di più, rispetto a quanto accade nelle altre regioni italiane.
Questa curiosità è spiegata da alcuni racconti. Una leggenda vuole che il vescovo di Milano, Ambrogio, proprio durante i giorni più pazzi dell’anno, si trovasse a Roma. Prima di ripartire, avrebbe chiesto ai milanesi di aspettare il suo ritorno per iniziare insieme la Quaresima.
Invece, un’altra versione sostiene che il futuro santo si trovasse in pellegrinaggio, oltralpe. A causa di alcuni contrattempi non riuscì a tornare nella sua diocesi in tempo per la fine del Carnevale. I suoi concittadini, in segno di rispetto, decisero di rimandare i riti quaresimali, prolungando così i festeggiamenti.
Ecco perché dal IV secolo in poi, il carnevalone, termine che si riferisce esclusivamente a quello ambrosiano, termina il sabato anziché il martedì grasso.
Le nostre tradizioni di Carnevale
Le origini di questa festa sono piuttosto antiche e, secondo alcuni esperti, potrebbero derivare dai riti pagani dell’antica Roma.
Il giovedì grasso ed il martedì grasso sono i giorni nei quali si svolgono feste, sfilate e manifestazioni tradizionali.
Il termine grasso indica l’abbondanza di cibo e di divertimenti che durerà per una settimana. Infatti, il mercoledì seguente inizia la Quaresima durante la quale non si mangia carne e non si fa festa.
Una caratteristica che accomuna molte delle feste italiane è il falò del martedì grasso.
In molte regioni, l’ultimo giorno di festa si conclude con il rogo di Re Carnevale. Si tratta di un fantoccio che è sottoposto ad un processo farsa. Al termine è condannato a morte; solitamente, si appronta un grande falò sopra il quale è bruciato il sovrano. Il fuoco ha la funzione di allontanare il male e purificare. Inoltre, è un modo per assicurare la prosperità dei campi.
In alcuni luoghi, le ceneri del Re sono considerate fonte di fortuna e abbondanza.