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Guerra Ucraina: Sardegna abbandonata dai russi

La Sardegna è una delle aree di maggior interesse economico per i russi. La scena che si prospetta è una vera e propria crisi economica pronta a colpire l’Isola che già soffre la retrocessione economica causa covid. A essere colpito è nuovamente il comparto turistico che, specie quello di lusso ed extralusso è in mano ai russi. E’ un dato di fatto.

La bella e scintillante Costa Smeralda, un tempo terra di conquista di emiri e arabi, da tempo è diventata la terra di vacanze sfrenate dei russi, non solo bagni di sole e sale ma in particolare luogo di business ed investimenti importanti.

Sardegna: sequestro beni ai russi

Come nel resto d’Europa anche nell’isola è tempo di sequestro beni.

Secondo alcune fonti giornalistiche in queste ore la Finanza avrebbe chiuso gli accertamenti in Italia nei confronti di Oleg Savchenzo, Vladimir Roudolfovitch Soloviev, Gennady Nikolayevich Timchenko e Alexey Alexandrovits Mordaschov.

Sardegna: licenziato il personale dei russi

Se l’Europa congela i beni russi: i russi licenziano il personale. E’ sarà una crisi importante per la Sardegna. Sarebbero decine le segnalazioni ai sindacati di lavoratori che dal 7 marzo non devono recarsi più al lavoro. Servizi di guardiania per lo più ma anche manutentori, giardinieri, addetti alla sicurezza, amministratori che finora erano impegnati sostanzialmente tutto l’anno e non solo nel periodo estivo. Licenziati e chiusi i contratti anche con imprese edili attualmente a lavoro nelle ville. Secondo l’Osservatorio Sardegna turismo oltre 40mila russii scelgono la Gallura per le loro vacanze, per un totale di 220mila presenze. “Il 2020 in Gallura è stato l’anno nero per l’occupazione, meno 60% di assunzioni rispetto all’anno precedente, dovute alla pandemia. Il rischio che anche per il 2022 si possa prefigurare una stagione con una grave flessione di occupati è fortemente concreto – osserva Idili – Nelle prossime ore chiederemo un incontro con il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda,

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