L’AMP delle isole Tremiti propone tanta natura e biodiversità nonostante la sua limitata estensione: un territorio tutto da scoprire.
Le isole Tremiti si portano dietro una storia millenaria, fatta di occupazioni preistoriche, leggende e presenze religiose che ancora oggi continuano accanto all’attività turistica. Tanti gli elementi che rendono il viaggio verso questo arcipelago meritevole della fatica, ma il primo è sicuramente il territorio. Le isole Tremiti, in particolare San Domino, offrono scorci unici, quasi da isola tropicale, con una boscaglia rigogliosa a fare da sfondo alle diverse calette in cui godersi uno splendido mare.
Il territorio vede la sua bellezza protetta da un’Area Marina Protetta, che divide in diverse zone di protezione il mare che lambisce le isole dell’arcipelago e fissa delle regole da rispettare. Scopriamola meglio.
AMP isole Tremiti: zonazione e regole
Le isole Tremiti, come molte Area Marine Protette, sono divise in aree progressivamente più protette. In queste aree i vincoli paesaggistici si fanno sempre più stringenti fino al totale divieto di accesso. Per le isole Tremiti, comunque, le maggiori limitazioni sono relegate ad aree poco frequentate dai turisti.
Sono tre le Zone di protezione in cui l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta delle isole Tremiti ha diviso l’arcipelago:
-Zona C (riserva parziale): la fascia con minori restrizioni, ma anche quella più estesa e che riguarda le mete turistiche più frequentate. La Zona C ingloba quasi tutta San Domino, tutta San Nicola e parte di Capraia. Qui sono liberamente consentite la pesca sportiva, le attività subacquee, l’ancoraggio, la balneazione e la navigazione. Sono invece consentite sotto autorizzazione la pesca artigianale e la ricerca scientifica. È vietata solo la pesca subacquea.
-Zona B (riserva generale): qui le regole si fanno più stringenti. Sono Zona B l’area di mare di fronte al tratto di costa che a San Domino va da Punta Secca a Punta Provvidenza, ma anche buona parte del mare intorno a Capraia. Qui è consentita liberamente solo la balneazione. Sono consentite sotto autorizzazione la pesca artigianale, le attività subacquee, la navigazione e la ricerca scientifica. Sono vietate la pesca subacquea, la pesca sportiva e l’ancoraggio.
-Zona C: la zona più stringente, dove ogni attività è vietata tranne la ricerca scientifica (previa autorizzazione). Per la maggior parte dei turisti questa zona non sarà mai una preoccupazione: in Zona C è compresa solo la lontana isola Pianosa.
La natura delle isole Tremiti
Il mare è sicuramente l’elemento dominante per il territorio di qualsiasi isola, e spesso ne determina anche il valore naturalistico. Alle Tremiti c’è tanto da ammirare sia a terra che in acqua: c’è l’imbarazzo della scelta.
Il mare intorno a queste isole, variamente tutelato dall’AMP, è molto popolato e presenta una grande biodiversità, tra specie ittiche e una flora marina unica. In particolare, fa parte di quest’ultima il corallo nero, scoperto da pochi anni e ancora tutto da studiare: rarissimo, è molto sensibile ai cambiamenti climatici. Queste meraviglie sono ciò che ogni anno attira tantissimi sub presso l’arcipelago, vogliosi di osservare da vicino questo spettacolo. Ma non solo: il mare intorno alle Tremiti custodisce anche numerosi relitti.
A terra si trova una varia vegetazione mediterranea, tra cui spicca il Pino d’Aleppo, che ricopre l’isola di San Domino distinguendola dalle sorelle molto spoglie e prive di copertura alberata. A livello di fauna ci sono vari roditori, ma soprattutto importanti specie di uccelli che qui migrano o vivono in maniera stanziale. In particolare, simbolo delle Tremiti sono le Berte.