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Terremoto: Save the Children, corsa contro il tempo per salvare i bambini sepolti sotto le macerie

L’Organizzazione chiede alla Comunità internazionale di fare tutto il possibile per sostenere gli operatori umanitari locali in questa emergenza. Già distribuiti pasti caldi a circa 500 persone accampate nei centri sportivi utilizzati come rifugi temporanei in vari punti di Hatay, in Turchia, e, con il sostegno dei suoi partner, consegnati 1.500 pasti pronti per le famiglie nel Nord-Ovest della Siria, dove i livelli di supporto alle persone colpite dal sisma, rimangono ben lontani da quanto davvero necessario.
Pronti a supportare la popolazione colpita con kit di emergenza, vestiti e coperte, cibo, acqua, carburante, forniture mediche

Con negli occhi le immagini strazianti di bambini estratti dalle macerie in Turchia e Siria dopo le devastanti scosse di terremoto dei giorni scorsi, Save the Children ha dichiarato che si sta rapidamente chiudendo la finestra temporale per portare rifugi, forniture mediche, acqua e cibo nelle aree più colpite per salvare vite umane. 

Il bilancio delle vittime dei due terremoti di lunedì continua drammaticamente a salire in entrambi i Paesi, con migliaia di feriti. Le prime 72 ore successive a un disastro naturale sono fondamentali e il tempo per salvare i sopravvissuti, in particolare i bambini che sono i più vulnerabili alle gelide temperature, sta per scadere.

Si stima che i terremoti abbiano colpito circa 23 milioni di persone, molte delle quali sono proprio bambini. I sopravvissuti in Turchia e in Siria hanno urgente bisogno di aiuti umanitari come cibo, ripari, coperte e acqua pulita. Anche la necessità di servizi igienico-sanitari nei rifugi temporanei è sempre più prioritaria, poiché senza acqua corrente e latrine si diffonderanno rapidamente malattie particolarmente letali per i bambini, sottolinea l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine e garantire loro un futuro.

I bambini corrono anche il rischio di essere separati dalle loro famiglie, il che li espone al pericolo di sfruttamento e abusi. Tenere unite le famiglie, in crisi di questa portata, è fondamentale per la sicurezza, la protezione e il benessere di bambine e bambini.

Ieri Save the Children ha distribuito pasti caldi a circa 500 persone accampate nei centri sportivi utilizzati come rifugi temporanei in vari punti di Hatay, in Turchia. Con il sostegno dei suoi partner, oggi Save the Children ha consegnato 1.500 pasti pronti per le famiglie nel Nord-Ovest della Siria, dove i livelli di supporto alle persone colpite dal sisma, rimangono ben lontani da quanto davvero necessario.

 “Ho incontrato persone che hanno vissuto esperienze traumatiche a causa del terremoto. Ho parlato con genitori che stanno ancora aspettando di ricongiungersi con i loro figli attualmente sotto le macerie. Ci sono, poi, molti altri bambini che continuamente vengono messi in salvo” ha dichiarato da Hatay (Turchia), Berna Koroglu, coordinatrice del team di risposta alle emergenze per Save the Children in Turchia.

“Le strutture igieniche e la disponibilità di cibo sono limitate. Abbiamo bisogno di supporto e soprattutto di primo soccorso psicologico per i bambini, che hanno visto crollare le loro case e le loro scuole. La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per sostenere gli operatori umanitari locali” ha concluso Berna Koroglu.

La situazione nel Nord-Ovest della Siria è incredibilmente sconfortante. I terremoti hanno colpito aree in cui i bambini e le loro famiglie stavano già affrontando enormi sofferenze, molti di loro erano sfollati a causa di 12 anni di conflitto, vivevano nei campi ed erano già dipendenti dagli aiuti umanitari per soddisfare i loro bisogni essenziali.

“Anche prima del terremoto, la vita nei campi era difficile e le persone dipendevano dall’assistenza umanitaria per sopravvivere. Quest’inverno è stato molto freddo e le tende offrono poco conforto contro il cattivo tempo. I nostri partner locali ci dicono che il terremoto ha trasformato una situazione terribile, in una ancora più insopportabile: senza sostegno le persone non possono sfamare i propri figli. Hanno urgente bisogno di aiuto” ha sottolineato Kathryn Achilles, Direttrice Advocacy, Media e Comunicazione di Save the Children in Siria.

Dall’8 febbraio, il team di risposta alle emergenze di Save the Children Turchia ha risposto ai bisogni dei bambini e delle famiglie attualmente rifugiati in strutture temporanee come i centri sportivi, fornendo pasti caldi in varie località. L’Organizzazione è inoltre pronta sul campo a sostenere le comunità colpite e sta organizzando la distribuzione di kit di emergenza e contro il freddo, con coperte e abbigliamento invernale, cibo, pappe, acqua, carburante, kit per l’igiene e altri supporti.

Save the Children sta inoltre supportando i suoi partner nel Nord-Ovest della Siria per fornire ulteriori razioni di cibo pronte per il consumo, tende, kit di emergenza, per aiutare a rimuovere i detriti, oltre a offrire assistenza ai centri sanitari con forniture mediche e carburante.

Per supportare la risposta all’emergenza di Save the Children, puoi fare una donazione qui: https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze#form-start

Qui è possibile scaricare il Vlog del portavoce Okke Bouwman in Turchia: https://we.tl/t-wMjIeifikC

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