Dal 3 al 6 agosto 2023, alla Valle dei Templi, arriva la settima edizione di FestiValle, festival internazionale di musica e arti digitali. Dopo aver annunciato, alcuni grandi nomi del panorama musicale internazionale, tra cui gli headliners Lady Blackbird e Seun Kuti & Egypt 80, Festivalle svela finalmente la line up completa dell’edizione 2023. |
FestiValle è un boutique festival che mette al centro della sua ricerca l’incontro tra le sonorità jazz e le contaminazioni contemporanee. Quattro giorni di concerti e spettacoli immersi nella magia millenaria della Valle dei Templi, il parco archeologico più grande al mondo, inserito nella lista UNESCO dei Patrimoni Culturali dell’Umanità, dove vivere la magia delle musica live tra la bellezza ancestrale delle rovine classiche, profumi di macchia mediterranea e tramonti rosso fuoco.Ogni concerto vive nell’incanto di luoghi senza tempo: i live al tramonto nel rigoglioso Giardino della Kolymbethra con vista sul Tempio dei Dioscuri, la prima serata sul main stage ai piedi del maestoso Tempio di Giunone, per finire il rituale di passaggio dell’alba al Tempio della Concordia, con uno speciale evento teatrale, aspettando il momento in cui i primi raggi di luce scaldano il giallo della pietra arenaria delle colonne doriche.FestiValle promuove attraverso la musica e la cultura le bellezze artistiche e naturali del territorio agrigentino e offre un vero e proprio format esperienziale che negli anni si è arricchito di percorsi e spunti turistici che offrono l’occasione di vivere il patrimonio artistico, storico e naturale della Valle dei Templi in modo inedito. È stata appena annunciata la seconda wave di artisti che animeranno l’atteso evento dell’estate agrigentina. Si inizia giovedì 3 agosto con TUNNG, gruppo musicale inglese “folktronic” per la loro sintesi perfetta tra folk ed elettronica. In esclusiva italiana, la band di Sam Genders e Mike Lindsay si esibirà in un best of, ai piedi del Tempio dei Dioscuri al tramonto. Ci si sposta poi al tempio di Giunone attraversando la Via Sacra, per ascoltare “l’anima antica del nuovo soul jazz”: così l’edizione statunitense di Rolling Stones ha definito Lady Blackbird. Il suo ultimo disco, Black Acid Soul, secondo la critica è uno dei migliori album di vocal jazz degli ultimi anni, e vanta molti remix: uno su tutti quello di Beware the Stranger firmato da Matthew Herbert. Chiude la serata all’ombra dei Templi una vera leggenda del jazz: Fred Wesley. Il trombone di James Brown, con il quale ha condiviso il suo periodo creativo più fulgido, sul palco per l’occasione con la sua prodigiosa band i New JBs, che quest’anno celebra i cinquant’anni di attività: Gary Winters alla tromba, Hernan Rodriguez al sax, Reggie Ward alla chitarra, Peter Madsen alle tastiere, Dwayne Dolphin al basso e Bruce Cox alla batteria. Venerdì 4 agosto sarà la volta di celebrare i ritmi travolgenti di Seun Kuti & Egypt 80 principe ereditario indiscusso dell’autentica tradizione afrobeat, figlio di Fela Kuti, uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo, fu rivoluzionario, musicista e attivista nigeriano, ha lasciato al figlio la storica formazione degli Egypt 80, la band che lo accompagnò per tutta la vita. Sullo steso palco ma in apertura di serata arrivano ritmi caotici e melodie minimaliste del jazz elettronico strumentale dei Brekky Boy, attingendo ad artisti come GoGo Penguin, BADBADNOTGOOD e Robert Glasper, i Brekky Boy si sono rapidamente fatti un nome come pionieri della scena musicale australiana. Chiuderà la ricca serata un vero e proprio visionario della musica italiana: Pino D’Angiò. Vanta oltre tre milioni di dischi e più di 700 compilation vendute in tutto il mondo. La sua hit “Ma Quale Idea” è uno fra i primi esempi di Disco Music cantata in italiano ma anche il primo successo rap prodotto in Europa. È stato inoltre definito da Billboard il fondatore della musica trance per il brano “The Age of Love”. Sabato 5 Agosto arriva C’mon Tigre, formazione italiana che mescola radici mediterranee e un caleidoscopio di suoni dal mondo, in particolare dall’Africa e dal Medio Oriente, per dare forma a un linguaggio nuovo, fatto di commistioni tra jazz, ritmiche dell’hip hop e funk. Sullo stesso palco arriva poi Jeff Mills artista che come pochi ha saputo interpretare la musica del futuro, con il collettivo Underground Resistance ha contribuito a definire il sound della Detroit techno, passando per la sua etichetta discografica Axis e arrivando a progetti prestigiosi e trasversali come la sua residenza artistica al Louvre. Jeff Mills arriva sul palco di FV23 con “Tomorrow Comes the Harvest”, progetto che nasce come album realizzato insieme al padre dell’afrobeat Tony Allen e proposto live con Prabhu Edouard e Jean-Phi Dary: unica data in Sicilia. Domenica 6 agosto la serata conclusiva inizierà con un concerto speciale al tramonto di Shai Maestro, uno dei pianisti più promettenti e di talento della sua generazione che sorprenderà per le sonorità potenti e armoniose insieme al suo trio jazz contemporaneo, al tramonto ai piedi del tempio dei Dioscuri, per un concerto irripetibile. Per finire, ci si sposterà sul main stage del Tempio di Giunone, dove per la prima volta assoluta in Sicilia, unica data italiana, arriva Mulatu Astatke, iconico artista che ha reso il jazz etiope famoso in tutto il mondo e ha introdotto nella musica tradizionale della sua terra suoni e strumenti globali. Mulatu ha da sempre cavalcato la capacità di creare legami fra epoche diverse e fra gli angoli del mondo più distanti: è tra gli artisti più campionati nell’hip hop – da Nas a Kanye West – ed è finito nella colonna sonora di “Broken Flowers” di Jim Jarmusch, ha inciso con gli Heliocentrics e ha ricevuto una laurea ad honorem dal Berklee College of Music, primo studente africano della prestigiosa istituzione di Boston. Un capitolo di storia della musica mondiale sul palco di Festivalle 2023. |