La memoria si può difendere con l’alimentazione
La memoria si può difendere con l’alimentazione. Per preservare le capacità cognitive sono importanti i flavonoli.
La memoria si può difendere con l’alimentazione
La memoria si può difendere con l’alimentazione e dunque seguendo una dieta corretta. Secondo uno studio scientifico svolto negli Usa, presso il Rush university medical center i flavo noli possono contrastare i problemi di memoria. L’indagine si è protratta per sette anni e ha riguardato individui con più di 60 anni. I volontari che sono stati sottoposti a delle valutazioni cognitive hanno anche annotato i cibi consumati. Gli esperti hanno dimostrato che la quantità di flavonoli assunti giornalmente ha un ruolo per la memoria. Contemporaneamente, hanno specificato che non è certo che si tratti di una diretta conseguenza.
Dai dati si evince che il declino è più lento in coloro che si alimentano con cibi ricchi di quercitina, kaempferolo e altre sostanze.
I flavonoli sono composti presenti nelle crucifere, nei fagioli, nel vino rosso, nelle mele, nelle cipolle e nel tè.
Le nostre capacità cognitive
Il declino cognitivo è un problema di salute pubblica. Se si accusa un possibile declino mnemonico è sempre necessario rivolgersi ad un medico.
Per mantenere al meglio le prestazioni intellettuali è importante mantenere in buona salute il corpo e la mente. Trascorrere del tempo all’aria aperta, coltivare degli interessi e frequentare amici e conoscenti sono buoni suggerimenti. Da non trascurare è l’importanza dell’attività fisica, da svolgere sempre dopo una visita medico-sportiva. Inoltre, per mantenere una buona memoria è bene leggere, imparare cose nuove e cercare di avere una vita stimolante. Fra le possibili attività da svolgere ci sono anche i giochi di società.
La dieta non deve mai essere trascurata. Secondo alcuni studi, l’eccesso di alimenti processati, di grassi e zuccheri può essere dannoso. Una ricerca svolta all’università Cattolica del sacro cuore ha messo in relazione l’abuso di zucchero ed il declino cognitivo. Secondo gli esperti, i processi di rigenerazione dei neuroni possono essere limitati dall’eccesso di zuccheri.