Speciale Maturità

Maturità i crepuscolari e Sergio Corazzini

Maturità i crepuscolari e Sergio Corazzini. Un ripasso del movimento dei crepuscolari e dei suoi maggiori esponenti.

Maturità i crepuscolari e Sergio Corazzini

Il movimento letterario dei crepuscolari si sviluppa a partire del primo decennio del XX secolo. L’origine del nome si deve allo scrittore Giuseppe Antonio Borghese. L’autore li definisce crepuscolari per contrapporli ai letterati che li hanno preceduti. Gli appartenenti al crepuscolarismo preferiscono uno stile letterario semplice e poco ricercato. Abbandonano i riferimenti classici, le ricercatezze e raccontano fatti quotidiani. Il ruolo del poeta non è più concepito in maniera grandiosa. Invece, i sentimenti che li animano sono la malinconia, il senso di vuoto e di inutilità. Molti dei poeti di tale epoca hanno vissuto lutti, momenti di difficoltà e di malattia.

Fra i maggiori rappresentati del crepuscolarismo ci sono Sergio CorazziniGuido Gozzano e Marino Moretti.

Sergio Corazzini

Sergio Corazzini nasce a Roma nel 1887  da una famiglia benestante che, ben presto, si ritrova in miseria. Lo scrittore abbandona quindi gli studi per lavorare presso l’assicurazione La prussiana.

Lo stile poetico di Corazzini risente soprattutto dell’influenza del decantiamo francese. Si rilevano però anche riferimenti a grandi poeti italiani come Pascoli. Inoltre, l’autore si distacca dall’ideale classico di poeta per assumere una dimensione meno pubblica e più intima. Le tematiche maggiormente affrontate sono la malattia, la solitudine e la stanchezza esistenziale.

Corazzini ha una salute gracile che verrà minata dalla tisi che lo porterà alla morte nel 1907.

Nel 1904 esce “Dolcezze” . E’ questa una raccolta di liriche dai toni onirici e malinconici.

La malattia, sono fra i temi di “Nella desolazione del povero poeta sentimentale”. Si tratta di una lirica pubblicata nel 1906 dalla quale emerge un senso di infelicità e di consapevolezza di fronte all’approssimarsi della morte.

Lo stile crepuscolare è più spiccato nella produzione degli ultimi anni. “La morte di Tantalo”, pubblicata postuma, è una lirica densa di simbolismi e con forti richiami alla triste condizione umana.

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