Di Kata ancora nessuna traccia, è un vero mistero fiorentino. La bambina, ricordiamo, manca da giorni, insieme alla madre occupava uno spazio all’ex Hotel Astor nel quartiere di Novoli.
Scarcerato padre di Kata
Aveva tentato il suicidio qualche giorno fa, Miguel Angel Romero Chicclo, è stato scarcerato. L’uomo era in custodia cautelare a Sollicciano dopo una condanna di primo grado per furto. Forse anche a causa dei recenti fatti di cronaca, da ieri infatti, l’uomo ha solo l’obbligo di firma. Probabilmente questo potrebbe aiutare a districare il mistero della scomparsa di Kata.
Bologna: forse un mitomane
Come sempre, in questi casi, spuntano i mitomani. L’avvistamento di Bologna potrebbe essere un caso. Gli inquirenti hanno subito verificato la pista ma senza esito L’avvistamento da Bologna, ma si è rivelata una falsa pista. Proseguono gli appelli della comunità peruviana con sit in e manifestazioni ma anche preghiere. La scomparsa di Kata ha sconvolto tutti. Gli inquierenti sono quasi certi che Kata non si è potuta spostare da Firenze. I Carabinieri hanno nuovamente perquisito uno a uno i 19 appartamenti del condominio di via Boccherini 34.
Kata già all’estero
Potrebbe essere già all’estero Kata? Un vero rebus anche per gli inquirenti. Le indagini proseguono, la bambina non si trova, potrebbe essere un sequestro di persona a scopo di estorsione, reato di competenza della direzione distrettuale antimafia. Il prapitore però non si è fatto vivo. Solo una telefonata in spagnolo, ma forse si tratta di un mitomane. La madre di Kata invece per la seconda volta in due giorni ha tentato il suoicidio.
Potrebbero persino averla portata all’estero. Kata però, secondo la madre poteva conoscere i rapitori. La Nazione riporta una brave intervista alla madre “Kata avrebbe pianto se fosse stata trascinata via – spiega la madre –. Chi l’ha presa conosceva la bimba”.
All’ex hotel Astor alloggiano altri peruviani e potrebbero essere tra loro la persona che ha fatto sparire Kata. Sui social ci sono messaggi davvero inquietanti e i cinofili, però proseguono la ricerca. La pista dell’incidente sarebbe chiusa.