Dieci agosto notte di san Lorenzo. La tradizione delle stelle cadenti e le leggende di questo giorno.
Dieci agosto notte di san Lorenzo
La consuetudine vuole che la notte del 10 agosto si ammirino le stelle cadenti. Solitamente, per ogni avvistamento si suggerisce di esprimere un desiderio che deve rimanere segreto, pena il non avverarsi.
Le scie luminose che si osservano nel cielo dell’ottavo mese dell’anno, però sono le Perseidi. Si tratta di meteore che durante tale mese si possono osservare con particolare facilità.
A rendere ancora più suggestiva questa magico avvenimento è la lirica di Giovanni Pascoli, intitolata X agosto. La poesia, presente nella raccolta Myricae, rievoca la morte violente del padre dello scrittore. Ruggero Pascoli, proprio il 10 agosto del 1867, è ucciso mentre torna a casa dopo il lavoro.
San Lorenzo 10 Agosto
Lorenzo nasce in Spagna e studia a Saragozza. Diventa aricidiacono di Roma per volontà di papa Sisto II. La condanna a morte del santo è decretata dall’imperatore Valeriano. La tradizione vuole che il religioso spagnolo sia morto a soli 33 anni e quattro giorni dopo il martirio di Sisto II.
Le spoglie del santo si trovano a Roma, presso la basilica di san Lorenzo fuori le mura, costruita dall’imperatore Costantino. All’interno dell’edifico, che sorge nel piazzale del Verano, riposa anche il politico Alcide De Gasperi.
Il collegamento fra Lorenzo e le stelle cadenti è molto antico e si spiega con la leggenda della sua morte. Secondo alcune fonti, il santo è stato arso vivo su una graticola. Le scie luminose visibili in cielo rappresenterebbero le fiamme che lo hanno portato alla morte. Invece, altre tradizioni suggeriscono le che stelle cadenti altro non siano che le lacrime che il diacono spagnolo ha versato per i suoi amati poveri.
San Lorenzo è protettore dei cuochi, dei pompieri e dei diaconi.